Omicidio a Germignaga: uccide il padre con una coltellata, fermato il figlio 25enne

Francesco Rezzonico arrestato nella notte con l’accusa di omicidio volontario. Il delitto sarebbe avvenuto al culmine di una lite familiare.

È stato fermato nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 luglio Francesco Rezzonico, 25 anni, accusato dell’omicidio volontario del padre Boris Rezzonico, colpito a morte con una coltellata al petto nell’appartamento di via Vittorio Veneto 39, a Germignaga.

Il delitto sarebbe avvenuto attorno alle 19 di domenica, al culmine di una lite familiare scoppiata per quelli che, secondo i primi accertamenti, sarebbero “futili motivi”. A sferrargli il fendente mortale sarebbe stato proprio il figlio adottivo. Il giovane, dopo il gesto, ha cercato di allontanarsi dall’abitazione ma, bloccato da una violenta colluttazione con il fratello, è stato notato dai vicini che hanno subito dato l’allarme.

All’arrivo dei carabinieri, una giovane marescialla e un collega hanno immobilizzato entrambi i fratelli. Francesco è stato portato in caserma e, dopo l’interrogatorio, dichiarato in stato di fermo su disposizione del PM Carlo Parodi della Procura di Varese.

Nel frattempo, i militari del Reparto Operativo di Varese, con il supporto della Stazione di Luino, hanno sequestrato l’arma del delitto, un coltello da cucina, assieme agli effetti personali della vittima: portafogli e cellulare.

La salma di Boris Rezzonico è stata trasferita all’obitorio del Circolo di Varese, dove sarà eseguita l’autopsia. Ancora sotto shock la madre dei due fratelli, ex moglie della vittima, residente nello stesso stabile in cui si è consumata la tragedia.

Le indagini proseguono per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto e il contesto familiare.