Oncologia più umanacon libri e internet

SARONNO Dopo l’alta specializzazione, l’umanizzazione L’oncologia di Saronno fa un ulteriore passo avanti nell’offrire un servizio d’eccellenza ai propri pazienti. Ieri mattina il direttore generale Pietro Zoia con il primario d’oncologia Claudio Verusio ha presentato Hucare, un progetto di umanizzazione delle strutture che curano i malati affetti da tumore promosso dal Ministero della Salute: a Saronno si è concretizzato grazie all’impegno dell’azienda ospedaliera e di alcune associazioni private.

«Siamo partiti dal presupposto – ha esordito Zoia – che non esiste più il cancro, bensì una persona afflitta da un cancro. In sostanza il "prendersi cura" deve essere associato anche a un’adeguata accoglienza e un adeguato sostegno di malati e familiari». Così sono state attivate specifiche iniziative di formazione rivolte al personale e sono stati creati due "punti informazione e supporto": uno nel reparto di degenza nel padiglione marrone, l’altro nel day hospital oncologico del padiglione verde.
Si tratta di due salette comode e confortevoli dotate di computer con collegamento a internet e di una biblioteca a disposizione dei pazienti ma anche dei loro familiari.
L’allestimento e gli arredi sono stati donati dall’associazione “Antonio Castelnuovo” di Cermenate, mentre la strumentazione informatica è stata fornita da Saronno Point. Oltre a uno spazio fisico dedicato ai pazienti viene fornito uno specifico sostegno psicologico per aiutare i pazienti ad affrontare un momento così difficile. Grazie alla generosità degli “Amici dell’Oncologia dell’ospedale di Saronno” è stata istituita una borsa di studio biennale, del valore è di 50mila euro, per una psicooncologa a disposizione di pazienti e parenti.

e.romano

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