Un 25 Aprile all’insegna del ricordo di chi sacrificò la propria vita per gli altri, come fece Salvo D’Acquisto e anche di chi fa sacrifici tutti i giorni a causa della crisi economica, dandosi da fare per la propria comunità, per la propria famiglia o per la propria azienda.
sindaco di Comerio e piccolo imprenditore ha scelto i temi di questo 25 Aprile 2014, che il paese vivrà in maniera diversa rispetto al solito. Dopo la messa in chiesa parrocchiale alle 9, ci sarà il corteo dalla piazza della chiesa al monumento ai Caduti, dove avrà luogo la deposizione di una corona di fiori. A seguire, in largo Emilio Ossola, giovane partigiano comeriese ucciso a 18 anni dai nazifascisti, si terrà un piccolo rinfresco, per assistere al passaggio dei partecipanti alla prima edizione della corsa podistica Gromeron, che unirà il lago alla montagna con arrivo alla grotta Remeron. «Da quando amministro Comerio cercherò di comunicare ai cittadini lo stato d’animo mio e dell’amministrazione partendo dal significato di questa data – annuncia il sindaco – l’anno scorso parlai di responsabilità, res publica e resistenza, ricordando l’importanza per ciascun individuo di assumersi le proprie responsabilità».
Il tema del 25 aprile del 2014 sarà invece quello del sacrificio, una parola che ai giorni nostri sembra diventato quasi sinonimo di fallimento, in un’epoca caratterizzata dalla ricerca spasmodica del successo economico, ma che 70 anni fa significava voglia di libertà e liberazione dalla dittatura. «Tante famiglie stanno facendo fatica – osserva Aimetti – come sindaco lo verifico tutti i giorni; la maggioranza di loro affronta con grande dignità, sicuramente non paragonabile a quella di buona parte della classe dirigente di questo Paese, le difficoltà del vivere quotidiano». Sono coloro che soffrono a causa della crisi e della mancanza di lavoro i resistenti di oggi. «A loro dedicherò il 25 aprile – prosegue i- ricordando la figura storica dell’Arma dei carabinieri di cui quest’anno ricorrono i 200 anni della istituzione, Salvo D’Acquisto che salvò 22 persone dai nazisti e che davanti al plotone d’esecuzione gridò “viva l’Italia”; un richiamo anche per noi, per un rinnovato impegno a favore del Paese».
Riscoprire il significato della parola sacrificio, questo l’impegno da prendere il 25 aprile. «Credo sia sufficiente impegnarsi nelle proprie comunità locali in modo concreto, aiutando con spirito solidale chi sta facendo sacrifici per la propria famiglia, per la propria azienda o per qualche amico» conclude Aimetti.
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