Quella conquistata a Trapani non è una semplice vittoria esterna: è una prova di maturità. La Openjobmetis si impone 88-95 su un campo finora inviolato, contro una squadra al completo e in un clima incandescente, costruendo il successo con lucidità tattica, qualità offensiva e tenuta mentale nei momenti di massima pressione.
Un avvio brillante, poi la prima gestione dell’inerzia
L’impatto è di quelli solidi: Varese parte con personalità, costruisce buonissimi tiri, attacca con ordine e prende rapidamente il controllo del punteggio. Trapani reagisce, ricuce il divario e prova più volte a girare l’inerzia del match, ma qui arriva il primo segnale di crescita della squadra di Kastritis: nessun blackout mentale, nessun crollo improvviso, solo gestione e risposta colpo su colpo.
La circolazione di palla è il marchio di fabbrica di questa versione della Openjobmetis: 27 assist complessivi certificano un attacco organizzato, fatto di letture, extra-pass, responsabilità condivise e scelte di tiro quasi sempre costruite. Non episodi, ma struttura.
Il terzo quarto che cambia il volto della partita
Dopo l’intervallo arriva il segmento decisivo. Varese esce dagli spogliatoi con intensità superiore, alza l’asticella difensiva, recupera palloni, mette pressione sui portatori trapanesi e, soprattutto, punisce ogni esitazione dei padroni di casa. Ne nasce un allungo in doppia cifra che indirizza l’incontro. Trapani resta aggrappata alla gara con talento individuale e qualche fiammata, ma è Varese – per una volta – a dimostrare di saper “tenere” il vantaggio.
La gara dentro la gara: falli, nervi, difficoltà
Il contesto arbitrale complica parecchio la vita alla Openjobmetis: 27 falli contro 16, tre uomini fuori per limite di penalità, bonus raggiunto prestissimo nell’ultimo periodo e gestione nervosa da mantenere pulita mentre la Shark tenta la rimonta facendo leva anche su questo. Dodici mesi fa partite così Varese le avrebbe perse. Questa volta no.
La squadra non deraglia, non improvvisa, non si disunisce. Continua a lavorare sui principi difensivi, a proteggere il ferro quando possibile, a rimbalzo tiene botta (35-33 il computo finale) e in attacco trova sempre qualcuno pronto a prendersi responsabilità:
– Iroegbu leader vero, doppia doppia, canestri pesantissimi quando l’inerzia rischiava di scivolare;
– Librizzi chirurgico dall’arco, presenza costante, finalmente protagonista maturo;
– Renfro sorprendente per efficacia e continuità, 15 punti e nessuna sbavatura;
– Alviti solido, continuo, presente nei momenti che contano;
– Assui prezioso sotto canestro, presenza fisica e sostanza;
– contributi diffusi da tutti, senza figuranti.
C’è anche qualche rischio corso nel finale, qualche scelta non perfetta, ma questa volta il gruppo non si disfa: stringe le maglie dietro, segna quando serve, chiude la partita con autorità.
Una vittoria pienamente meritata
Le cifre non mentono: oltre 62% da due, quasi 44% da tre, 27 assist, Trapani costretta a 17 palle perse e una gestione emotiva da squadra consapevole.
Non un successo episodico, ma il prodotto di una crescita tecnica e mentale.
La classifica sorride
Si sale a quota 10 punti, si fa un passo enorme in chiave salvezza e si resta – legittimamente – nella conversazione per le Final Eight. Solo qualche settimana fa sembrava utopia. Oggi è una possibilità concreta. Ma la cosa più importante è un’altra: questa Openjobmetis ha finalmente un’identità riconoscibile, gioca insieme, sa soffrire, sa reagire e non è più ostaggio dei propri blackout.
Non è tempo di voli pindarici, ma ora sì: si può tornare a respirare basket con speranza. E soprattutto, si può dire che questa squadra è cambiata davvero. Se vuoi, nel prossimo passaggio posso aggiungere pagelle, focus tattico o approfondire singoli protagonisti.
Il tabellino
TRAPANI SHARK – OPENJOBMETIS VARESE 88-95
(19-22, 45-47; 64-74)
TRAPANI: Ford 8 (2-6, 1-4), Rossato 7 (2-2, 1-3), Petrucelli 13 (2-8, 2-3), Eboua 7 (2-4), Hurt 17 (5-10, 1-2); Cappelletti 3 (0-1, 1-4), Notae 6 (2-5, 0-3), Arcidiacono 15 (5-5), Pugliatti 2 (1-1), Sanogo 10 (5-5). Ne: Patti. All. Latini (in tribuna).
VARESE: Iroegbu 17 (4-7, 3-8), Moore 10 (5-6), Alviti 16 (2-6, 2-6), Nkamhoua 12 (3-7, 2-3), Renfro 15 (6-6, 1-1); Stewart 2 (1-2, 0-2), Assui 6 (1-1, 1-5), Librizzi 17 (1-2, 5-6), Freeman (0-1 da 3). Ne: Villa, Bergamin, Ladurner. All. Kastritis.
ARBITRI: Perciavalle, Quarta, Catani.
NOTE. Da 2: T 26-47, V 23-37. Da 3: T 6-19, V 14-32. Tl: T 18-24, V 7-9. Rimbalzi: T 35 (15 off., Eboua 14), V 33 (12 off., Assui 8). Assist: T 17 (Cappelletti 7), V 27 (Iroegbu 11). Perse: T 17 (5 con 2), V 18 (Iroegbu 6). Recuperate: T 10 (4 con 2), V 8 (Iroegbu 4). Usc. 5 falli: Nkamhoua, Assui, Moore. Espulso: Cappelletti (39.59). F. tecnico: Moore (39.59). Spettatori: 4.000.













