Openjobmetis, notte amara a Masnago: terza sconfitta di fila e crisi profonda

Trento passa 78-70, Varese in affanno tra rotazioni corte e rendimento in calo. Ora si attende Iroegbu (e forse un altro rinforzo)

VARESE – Non si sblocca la Openjobmetis, che cede ancora in casa (70-78 contro Trento) e incassa la terza sconfitta consecutiva, la seconda consecutiva tra le mura di Masnago. Una prestazione che lascia l’amaro in bocca e conferma la fragilità di un roster corto e squilibrato, incapace di tenere il ritmo e l’intensità delle avversarie più profonde.

Non bastano le prove generose di capitan Librizzi e di Nkamhoua, entrambi tra i pochi a salvarsi, per contenere un’Aquila Trento che ha ruotato dieci uomini veri e trovato punti da ogni reparto. In casa biancorossa, invece, pesa l’ennesima prova sottotono di Stefan Moody, ormai ai titoli di coda della sua esperienza varesina, e il passo indietro di Sean Freeman, apparso spaesato e poco incisivo.

Con Alviti in evidente difficoltà al tiro e Renfro ancora lontano da una condizione accettabile, la OJM si è di fatto ritrovata a giocare con “tre stranieri su cinque” a rendimento ridotto, senza contributi significativi dal supporting cast, fatta eccezione per l’esplosività di Moore.

Cronaca di una caduta annunciata

Davanti a un pubblico in calo (quasi mille spettatori in meno rispetto all’esordio con Milano), Varese parte bene, spinta dal suo capitano e da un Nkamhoua ispirato (10-1 dopo 2’). Il primo quarto vola sull’entusiasmo, ma quando iniziano le rotazioni l’attacco si inceppa. Moody e Freeman non danno la scossa sperata e Trento, precisa dall’arco, ricuce il margine (20-17).

Nel secondo periodo Librizzi prova a tenere a galla i suoi con due triple e 16 punti complessivi all’intervallo, ma la OJM spreca troppo e va sotto (40-41 al 20’). Al rientro dagli spogliatoi Trento colpisce duro, mentre Varese fatica dentro l’area (40-47 al 22’). La reazione arriva ancora dalle giocate del capitano e di Moore (55-51 al 25’), ma è un fuoco di paglia: con le seconde linee in campo, l’attacco si blocca di nuovo e gli ospiti chiudono il terzo periodo avanti 62-58.

L’ultimo quarto è una lunga sofferenza. Un guizzo di Nkamhoua riaccende per un attimo Masnago (68-69 al 34’), ma gli errori in attacco e i rimbalzi concessi condannano i biancorossi. Aldridge e Steward puniscono da fuori, chiudendo la pratica nel finale (70-78).

Situazione critica e sguardo al mercato

Ora la palla passa alla società, che attende l’arrivo di Ike Iroegbu per provare a invertire la rotta nel trittico di fuoco contro Venezia, Virtus Bologna e Tortona in una sola settimana (dal 2 al 9 novembre). Ma il mercato potrebbe non fermarsi qui: l’ipotesi di un secondo rinforzo con il passaggio al 6+6 è sempre più concreta.

I numeri – 11 minuti di Renfro, -11 a rimbalzo, tre stranieri in difficoltà – raccontano una realtà semplice: così Varese non può competere. E per evitare di rivivere una stagione di sofferenze come quella passata, serve intervenire subito.

Il tabellino

Openjobmetis Varese-Dolomiti Energia Trento 74-85 (22-17; 40-41; 58-62)

VARESE: Alviti 5 (0-2, 1-4), Moore 12 (6-7, 0-2), Villa, Assui 6 (0-1, 1-4), Nkamhoua 24 (6-10, 3-8), Librizzi 23 (3-5, 5-8), Renfro 2 (1-1), Bergamin ne, Ladurner ne, Moody (0-1, 0-2), Freeman 2 (0-5, 0-2). All. Ioannis Kastritis.
TRENTO: Steward 17 (6-8, 1-4), Jones 18 (4-8, 1-5), Niang 6 (2-5, 0-2), Jogela 11 (5-6, 0-6), Forray, Airhenbuwa ne, Cattapan ne, Mawungwe, Aldridge 16 (1-3, 4-5), Jakimowski 4 (1-4, 0-4), Bayehe 11 (5-6), Hassan 3 (0-1, 1-5). All. Massimo Cancellieri.
Arbitri: Bartoli, Perciavalle, Pepponi.
Note – Tiri liberi: Varese 12/14, Trento 16/25. Rimbalzi: Varese 34 (Moore 7), Trento 45 (Jogela 8). Totali al tiro: Varese 16/32 da 2, 10/30 da 3; Trento 24/41 da 2, 7/30 da 3. Assist: Varese 21 (Moore 7), Trento 22 (Jones 8). Valutazione:Varese 80, Trento 103. Antisportivo a Steward 9’29” (20-17).
Spettatori 3860