Openjobmetis, una serata da Lupi

Caccia alle final eight di Coppa contro Avellino che ritrova il folletto Green (PalaWhirlpool, ore 20.45). Kuksiks abile e arruolato, Thompson in vantaggio su Varanauskas. Contando che Ukic torni a regime

L’attore principale di un’infinita telenovela estiva, la freschezza del ritorno di un piccolo grande uomo di basket e l’esigenza – tutta nostrana – di non perdere più punti per strada. Sono i grandi temi di Openjobmetis Varese-Sidigas Avellino (stasera, ore 20.45, al PalaWhirlpool), posticipo della 10ª giornata di serie A.

L’uomo mercato mancato

Dici Scandone e pensi a Nicola Alberani, l’uomo mercato degli irpini, corteggiato, poi atteso, poi ancora aspettato e infine mollato quest’estate da Varese, costretta a virare su Arrigoni per l’impossibilità del gm forlivese di liberarsi da Roma (ci riuscì solo a luglio inoltrato).

Dici Scandone e pensi soprattutto a un’occasione da non buttare via: gli uomini di Moretti saranno al completo o quasi (ha recuperato Kuksiks, che dovrebbe essere affiancato da Thompson, probabile vincente nel ballottaggio con Varanauskas) e dovranno vincere se vogliono continuare a coltivare speranze di final eight.

Quali le difficoltà per i biancorossi? Apparentemente è una questione di altezza: si va da una quota di 165 centimetri fino a una cima di 2.14. La prima appartiene al folletto Marques Green, riaccolto in settimana tra i boschi irpini dopo le esperienze del 2007/08 (una Coppa Italia in bacheca) e il biennio 2010-2012 (il più positivo a livello di cifre, con 16 punti di media e più di 6 assist).

Il razzente e fosforeggiante regista classe 1982 avrà un compito ben preciso nella sua ennesima primavera biancoverde: dare raziocinio alle manovre d’attacco, orfane strada facendo dei playmaker designati Taureen Green e Janis Blums, vittime di svariati blackout a Bologna domenica scorsa. Il naturalizzato macedone esordirà contro Roko Ukic, dal quale si attende più presenza dopo le ultime prestazioni in chiaroscuro e in attesa di una sua decisione sul rinnovo.

Occhio a Nunally e Leunen

Le alte vette sono quelle di Riccardo Cervi, l’ex centro della Reggio Emilia finalista lo scorso anno e nuovo totem della Sidigas. L’azzurro non sta particolarmente brillando (6.4 punti e 4 rimbalzi in 22 minuti), ma rimane una presenza offensiva ingombrante per il più sottodimensionato Brandon Davies, in grado tuttavia di restituirgli la pariglia con tecnica e tiro da fuori.

Il migliore della finora martoriata stagione campana è senza dubbio James Nunally, l’ala da cui passano spesso e volentieri le fortune offensive della squadra. Contro la roccia Faye sarà opposta la tecnica, l’esperienza e l’eleganza di Maarten Leunen, poco incisivo finora ma sempre capace di fornire “intangibles” (orpelli cestistici che non finiscono nei tabellini) alla causa delle formazioni che lo schierano.

Il quintetto degli ospiti dovrebbe essere completato dalla guardia Usa Alex Acker, in calo dopo il buon inizio di campionato, e dal tiratore lituano Benas Veikalas, tra i titolari in virtù dei numerosi e recenti infortuni. In panchina occhio all’ex Cantù Ivan Buva, sesto uomo di lusso per Sacripanti.n