Operai, addio tute blu Ecco le felpe griffate Fiom

VARESE (l.rom.) C’era un tempo in cui i metalmeccanici in corteo li riconoscevi dalle tute blu. Ora invece ci sono le felpe, quelle rosse con scritto a caratteri cubitali sul petto il nome del sindacato di riferimento: Fiom Cgil. Una sigla sinonimo di mille battaglie per i diritti dei lavoratori che «indossata» diventa quasi una «griffe» da esibire con orgoglio.

Prendiamo ad esempio l’ultima manifestazione di piazza a Varese, il presidio di martedì scorso davanti alla prefettura convocata dai tre sindacati confederati Cgil, Cisl e Uil per protestare contro l’ultima manovra economica. In piazza Libertà c’erano rappresentanti di tutte le categorie, divisi in gruppetti identificati per lo più dalle bandiere delle diverse sigle sindacali: i pensionati, i dipendenti pubblici e i metalmeccanici per esempio. E quelli della Cgil oltre a sventolare le bandiere delle Fiom esibivano anche le felpe in tinta unita. Rossa fiammante con il «logo» del sindacato cucito sul petto in stampatello. Per intenderci, lo stile è lo stesso di quello delle celebri felpe con scritto Italia, Varese o Fiat, azienda in cui la Fiom è molto rappresentata e teatro di durissime battaglie.

Negli anni zero il sindacato, come altre organizzazioni sociali e di massa, conosce momenti di difficoltà nel motivare gli iscritti e nella partecipazione. In questo contesto la scelta di indossare non solo il classico cappellino o la spilletta del proprio sindacato, ma una felpa «alla moda» sembra in controtendenza, testimonianza di fiducia in un sindacato capace di suscitare nei suoi iscritti un senso di appartenenza: «In realtà l’identificazione dei lavoratori con la Fiom passa attraverso le battaglie che il sindacato porta avanti su diversi fronti,

laddove vengono messi in discussione diritti fondamentali conquistati a fatica dai lavoratori, soprattutto in questa fase di crisi che ancora non si è risolta – spiega Stefania Filetti, segretaria provinciale della Fiom – Poi la felpa può essere una manifestazione come altre del senso di appartenenza conquistato sul campo grazie all’impegno nel mondo del lavoro».
Per la cronaca, la felpa non è l’unico gadget Fiom sul mercato. Ci sono anche magliette «multietniche», beauty case e persino un orologio, ma per averli bisogna cercarli tra gli stand delle feste organizzate, a livello regionale o nazionale dalla categoria. La Camera del lavoro di Varese non ha un angolo dedicato allo shopping. Per ora?

e.marletta

© riproduzione riservata