Operazione Scarpe scarpe Luinese finisce in carcere

Per mesi hanno scorrazzato lungo le autostrade del nord per individuare gli autotreni da svuotare del carico, scegliendoli tra i mezzi in sosta sui piazzali delle aree di servizio. Una banda organizzata con auto-staffetta noleggiate, apparecchiature per tagliare i teloni o forzare i sigilli del carico, rilevatori di microspie, autocarri per il trasbordo delle merci e depositi dove sistemarli. Per tenersi in contatto non usavano telefonini ma ricetrasmittenti.

Accorgimenti e continui spostamenti non sono serviti: la polizia stradale, con una articolata e laboriosa attività d’indagine, è riuscita a identificare il gruppo e a raccogliere prove a loro carico per 11 dei 17 episodi avvenuti sulle arterie del Nord Ovest nel 2010, a partire dal furto di un intero carico di scarpe Geox commesso il 29 gennaio nell’area di servizio «Tortona sud» dell’autostrada Torino-Piacenza.

Nella banda c’è anche un luinese, Giovanni Lillo che, con un’ordinanza di custodia del gip del tribunale di Tortona, è finito in carcere con Roberto Rinaldi di Melzo, Eugenio Bartella e Paolo Laurenti, residenti in provincia di Pavia; Francesco Gadaleta (Corato, Bari) e Sante Minenna (Molfetta, Bari); arresti domiciliari per Alberto Volpicella (Brescia) e Giuseppe Schiraldi (Bitonto). L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata ai furti aggravati.

Altre sei persone sono denunciate per ricettazione. Durante le indagini è stata intercettata e sequestrata merce per un valore di circa tre milioni (forme di grana padano, prodotti elettronici, abbigliamento e dolciumi). Sei le persone denunciate per ricettazione. L’operazione, denominata «Scarpe sporche» è stata illustrata oggi dal comandante della polizia stradale, Carlotta Gallo.

e.marletta

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