Opere per 22 milioni 14 ancora da trovare

Ecco il primo piano delle opere pubbliche dell’era dell’assessore : «Ambizioso». Ora si apre la caccia a 14 milioni di euro di finanziamenti pubblici e privati per realizzarlo.

A bilancio ci sono ben 22,5 milioni di opere per il 2014, secondo quanto rivelato dall’assessore ai Lavori pubblici nella commissione di ieri sera. Un elenco che comprende anche una serie di progetti strategici che richiederanno risorse “esterne”, da enti pubblici superiori o dai privati, come il recupero del Conventino di via Matteotti (5 milioni) e dell’ex carcere di via Borroni (1,5 milioni), quello della Cascina Burattana (3 milioni) e la valorizzazione delle Colonie, per arrivare al progetto pilota da 1,3 milioni di riqualificazione energetica delle scuole Galilei.

Paola Reguzzoni ammette: «Posso garantire che cercheremo i finanziamenti, non che realizzeremo tutte le opere. Con le nostre sole forze e il patto di stabilità, il Comune non può spendere più di 6-7 milioni di euro all’anno».

Così le ambizioni saranno affidate a fondi in arrivo dallo Stato, dalla Regione e dalle partnership con i privati, ma Reguzzoni promette anche «più incisività sull’ordinario». Ad esempio sulle asfaltature stradali, capitolo “sacrificato” nel 2013 quando il bilancio di previsione fu approvato solo a fine novembre. «Quest’anno per recuperare stanziamo due milioni di euro – sottolinea l’assessore – ma una città come Busto non potrà mai far scendere questo capitolo di spesa sotto il milione-milione e mezzo, altrimenti ci tocca rincorrere le buche».

Stesso discorso vale per la manutenzione del verde pubblico, su cui spuntano 600mila euro, ma anche per i marciapiedi (mezzo milione), per gli impianti sportivi (200mila euro) e per i semafori (200mila euro). Con 300mila euro il Comune conta invece di riscattare i lampioni Enel, mentre mezzo milione servirà per le bonifiche dell’eternit sugli edifici pubblici.

Sugli immobili istituzionali invece «la somma è ancora da quantificare, visto che sono in corso approfondimenti sul futuro di Palazzo Gilardoni e Villa Tovaglieri e sul Palazzo di giustizia.

Su questo fronte è pronto per partire il progetto di recupero dell’ex caserma della Finanza di via Alberto da Giussano, da destinare alla nuova sede Inps: costa un milione di euro, ma permetterà di liberare gli spazi del Centrocot di Sant’Anna, che verrà venduto alla società della Camera di Commercio.

C’è una soluzione anche per l’archivio comunale, che verrà centralizzato in via Sorrento, in quella parte dell’ex Tovaglieri che non verrà espropriata da Rfi per la realizzazione del raccordo Y: con 300mila euro si conta di sistemare gli spazi, utilizzabili in parte anche per gli archivi del Tribunale, così da poter liberare altri immobili (ad esempio in via Piemonte) che potranno essere messi a reddito.

Altro capitolo rilevante è quello delle manutenzioni delle scuole. «Se Renzi manterrà la promessa» di svincolare un’opera di edilizia scolastica dal patto di stabilità, Reguzzoni annuncia un intervento da un milione di euro sulle Bellotti di via Busona, oltre a confermare i 150mila euro per la riqualificazione di Villa Comerio (oggi nido, domani scuola materna).

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