Non è piaciuto alla dirigenza della Pro Patria l’atteggiamento tenuto dalla squadra nell’infausta trasferta di sabato scorso a Pordenone. Troppo molli, troppo arrendevoli sono apparsi i tigrotti fin dai primi minuti della gara del “Bottecchia”.
Nessun dubbio sul fatto che a Pordenone si possa perdere; farlo senza metterci l’anima, quasi con atteggiamento rassegnato, non è però accettabile. Così, prima dell’allenamento di ieri pomeriggio, il presidente Emiliano Nitti ha tenuto a rapporto squadra e allenatore per un confronto schietto. Un faccia a faccia chiarificatore che dovrebbe servire a “ricaricare” il gruppo in vista delle ultime dodici gare di campionato. La società è convinta che l’obiettivo playout, per quanto estremamente complicato, sia ancora raggiungibile (a patto che la sentenza d’appello del processo sportivo sul calcioscommesse riduca in maniera sensibile i 7 punti di penalizzazione comminati in primo grado). Si chiede in ogni caso alla squadra e a mister Alessio Pala di non lasciare nulla di intentato fino all’ultima giornata: e a fine stagione si faranno i bilanci. A quanto risulta, non ci sono spaccature: il gruppo continua a remare nella stessa direzione, a cominciare dagli elementi di maggior esperienza e caratura tecnica. Trapela che lo stesso Mario Santana abbia detto davanti a tutti che non avrebbe problemi ad accomodarsi in panchina se questo servisse al bene della squadra. Chiaro che non sarà mai l’argentino il problema della Pro Patria (ci mancherebbe), ma la sua puntualizzazione sul fatto di considerarsi un giocatore come un altro è stata comunque apprezzata.
Non resta insomma che rimboccarsi le maniche, e cominciare a dare tutto a partire dalla gara di sabato prossimo contro il Lumezzane (si gioca alle 15 allo “Speroni”). Un’occasione per tornare alla vittoria che manca dall’ormai lontano 12 dicembre: 1-0 sulla Cremonese, fin qui unico sorriso stagionale. Il Lumezzane, quartultimo a quota 20, è in picchiata: i valgobbini hanno perso cinque delle ultime sei partite disputate, e domenica scorsa sono stati travolti in casa dal Renate (1-3). Un pesante kappaò che è costato la panchina a Paolo Nicolato, sostituito da Antonio Filippini, alla sua prima esperienza nel calcio professionistico (in precedenza ha allenato i giovanissimi nazionali del Brescia e la Berretti della FeralpiSalò). L’ex giocatore delle rondinelle è il terzo tecnico stagionale
del Lumezzane, dopo D’Astoli (esonerato lo scorso 9 dicembre) e appunto Nicolato. Per la gara di sabato è stato designato l’arbitro Fabio Pasciuta di Agrigento, che sarà coadiuvato dagli assistenti Marco Cecchi di Pistoia e Driss Abou Elkhayr di Conegliano. Il Lumezzane dovrà fare a meno dell’attaccante brasiliano Sergio Cruz Pereira, squalificato per una giornata dal giudice sportivo. Ieri si è finalmente rivisto allo “Speroni” Mattia Montini, reduce da un periodo di cure a Cesenatico. L’attaccante frusinate, ancora a corto di condizione dopo il lungo stop (manca dalla gara col Padova, 28 novembre scorso) non sarà però disponibile per la gara di sabato. Contro il Lumezzane non ci saranno neppure Capua e Degeri, che non hanno ancora superato i rispettivi acciacchi.
Ieri intanto la società ha diffuso un comunicato per “smentire categoricamente” l’ipotesi di fusione col Busto 81, avanzata da una testata locale e definita da via Ca’ Bianca “del tutto fantasiosa e arbitraria”. “Nessun incontro tra la dott.ssa Patrizia Testa e il patron del Busto 81, Luigi Galli, ha mai avuto luogo in relazione ad un’eventuale “alleanza” tra le due società – recita il comunicato – Né trovano fondamento le indiscrezioni che vorrebbero, ad oggi, la cessione del 70% delle quote facenti capo alla Sportplus4you. Si precisa altresì che nessun contatto è mai intercorso tra l’attuale dirigenza dell’Aurora Pro Patria e il calciatore Matteo Serafini, al quale non è stato proposto alcun ruolo in società”.