Ore 16, anche Varese suona la sveglia

Più di 300 persone in piazza Monte Grappa con Insubria Lgt per dire sì alle unioni delle coppie di fatto. Alfieri attacca Maroni: «Il Pirellone è di tutti, il centrodestra paghi la corrente per quelle luci accese»

VARESE – Anche Varese chiede a gran voce di dire sì alle Unioni civili. Circa 300 persone, soprattutto giovani ma non solo, hanno aderito a “Svegliati Varese”, lanciata dall’associazione Insubria Lgbt, per sostenere il ddl Cirinnà che introduce una forma di unione per le coppie di fatto, sia etero che omosessuali. La manifestazione ha visto alternarsi gli interventi degli organizzatori, in primis e , e degli aderenti, come , esponente luinese di centrodestra, e , il Darth Vader dei Lati Oscuri, che insieme a ed ha dato vita al gruppo di “cattivi” che si batte a favore dei diritti delle coppie di fatto.

«La famiglia non è un concetto, è qualcosa in cui ogni giorno ci si impegna. La famiglia è innanzitutto amore e va riconosciuta» hanno spiegato Boschini e Soldati all’inizio dell’evento. «Vogliamo ribadire che gli omosessuali pagano le tasse, quindi devono avere gli stessi diritti di tutti – ha detto Boschini – Oggi purtroppo sembriamo far parte più del blocco dell’Europa dell’Est piuttosto che dell’Europa occidentale». L’evento è culminato alle 16 in punto in un flashmob che ha visto tutti i presenti far suonare le sveglie dei cellulari come segnale di cambiamento.
A scendere in piazza sono stati quindi innanzitutto giovani e cittadini comuni, ma anche politici, come il deputato , il segretario regionale del Pd , la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle . Era presente il consigliere provinciale delegato alla Cultura . Quindi una vasta rappresenta politica a livelo cittadino: i consiglieri comunali (Pd), (Sel), (Movimento 5 Stelle), il segretario del Pd , l’ex candidato sindaco alle primarie. E tutto il gruppo dei Giovani democratici, guidati dal segretario cittadino .

Alfieri ha criticato la maggioranza di centrodestra guidata in Regione: «Maroni può legittimamente manifestare dove crede e fare le sue battaglie senza però piegare le istituzioni a proprio uso e consumo. Ieri sera è andata in scena l’ennesima forzatura al Pirellone. Maroni ha deciso di strumentalizzare deliberatamente la casa di tutti i lombardi per politiche di parte. La si può pensare diversamente ma non si può e non si deve utilizzare la sede istituzionale, uno dei simboli di Milano, per discriminare anche solo un cittadino che essa deve rappresentare. Sono presente a Varese per partecipare alla manifestazione #svegliaitalia per dire sì a più diritti per un Paese moderno al passo con l’Europa». Il Pd chiederà perciò che i soldi spesi per l’illuminazione del Pirellone (dove sono state accese le luci a sostegno del Family Day) e per la partecipazione istituzionale della Regione a Roma con il gonfalone siano rimborsate dagli esponenti di centrodestra.