Ospedale di Saronno in affanno per carenza di dirigenti. La Regione rassicura: “Lo rilanceremo”

L'assessore al Welfare Guido Bertolaso in visita lunedì 17 aprile: già stanziato circa 27 milioni di euro per opere infrastrutturali, L'Asst Valle Olona ha perseguito nella ricerca di personale con bandi pubblici e così proseguirà a fare anche in futuro

SARONNO – “L’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso sarà in visita lunedì prossimo, 17 aprile, all’ospedale di Saronno, per illustrare gli interventi previsti per il rilancio del presidio, per la quale Regione ha già stanziato circa 27 milioni di euro per opere infrastrutturali“. Lo annuncia una nota della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, nella quale si sottolinea inoltre che, contrariamente a quanto apparso sulla stampa “non c’è da parte della Giunta Fontana, né dell’Asst Valle Olona, alcuna intenzione, di “chiudere” o “privatizzare”, l’ospedale di Saronno, che in questo momento è in sofferenza a causa della grave carenza di dirigenti medici”.

“Una carenza – si legge ancora nella nota – che non pregiudica la volontà di mantenere Saronno nella rete degli ospedali per acuti, ma che impone temporaneamente riduzioni di attività. L’Asst Valle Olona ha perseguito nella ricerca di personale con bandi pubblici e così proseguirà a fare anche in futuro. Complessivamente tra il 2020 e il 2021 sono state indette 67 procedure concorsuali. Negli ultimi 3 anni sono stati nominati 7 nuovi Direttori di struttura complessa (Neurologia, Psichiatria, Medicina Generale, Pronto Soccorso, Laboratorio analisi, Radioterapia, ORL). E’ in corso la procedura concorsuale per la nomina del nuovo Direttore di Ortopedia, così come da nuovo Piano Organizzativo Aziendale Strategico”.

“La criticità maggiore – conclude il documento – riguarda l’organico di anestesisti la cui attività è garantita in parte da personale strutturato, in parte sia da specializzandi in convenzione dell’ASST Fatebenefratelli Sacco sia da Cooperative. L’organico ridotto crea difficoltà a garantire la piena occupazione delle sale operatorie, che però a oggi assicurano quotidianamente tutti gli interventi richiesti di emergenza urgenza, 30 al giorno”.