Ovunque a casa. Il Varese è magia

Al Felice Chinetti come al Franco Ossola: trionfo. Giovio e Marrazzo da sogno, Fenegrò annichilito

Il Fenegrò si inchina ai gemelli del gol Giovio -Marrazzo, golose ciliegine su una deliziosa torta panna e fragole, perfetta in ogni strato. Finisce 0-3 contro un avversario ostico e temuto che, invece, non ha potuto raccogliere nemmeno le briciole degli ingordi biancorossi.

Il primo tempo parla subito chiaro: Melosi va con la formazione tipo, i suoi centrali difensivi si piantano con entrambi i piedi della metacampo avversaria, il centrocampo controlla modi e tempi della gara a pacimento, gli attaccanti fanno spettacolo. Il primo è Marrazzo, che al 7’ sfiora un gol da fenomeno: ricezione in corsa sul lato destro dell’area, finta di tiro e Torriani seduto, altra finta e altro dribbling, su Bello, e sinistro in porta che Dolce di testa spinge via sulla riga. Al 17’ splendida serie di triangoli Giovio-Marrazzo-Lercara, con l’appoggio finale per Giovio che manda a lato di destro. Al 19’ il segreto (di ieri e della stagione) del Varese, quando Lercara sbaglia un appoggio a metà per Capelloni. Il giovane trequartista vola a rimediare, Capelloni non si scompone e si getta in aiuto, la difesa si chiude per fare ulteriore barriera. E, 1’ più tardi, Marrazzo, in fase difensiva, risolve un cross basso di Schiavano. Altra prelibata azione corale al 28’, da destra a sinistra: Luoni, Gazo, Marrazzo, Lercara, Giovio fino al tiro, parato, di Zazzi.

Vogliamo fare i puntigliosi? Mancherebbe un g… Ah no, eccolo. Lo segna il 10. Da 10. Meraviglioso. Lercara scarica corto su Zazzi, il centrocampista non molla e va in scivolata creando una carambola, Giovio – al limite, sbilanciato verso sinistra, spalle alla porta – controlla di coscia e spara la volée in girata col destro, che corre in diagonale e si infila all’angolo lontano (39’). In tribuna lo sguardo si incrocia con quello del vicepresidente Galparoli: occhi sgranati, ammutoliti.Non c’è molto da dire: magia. Il gol più bello della stagione.

Ah, comunque di fuoriclasse ce n’è un altro. Indossa la 9, fiuta la porta come un 9, vive per il gol come un 9. La (timida) reazione del Fenegrò si ferma proprio quando entra in scena Carminetor, che regala un altro super gol al popolo biancorosso (8’): Zazzi viene murato mentre entra in area dal lato, la palla rimbalza verso Marrazzo – anche lui spalle alla porta, sul limite destro dell’area piccola – stop di petto verso il fondo e missile terra aria, in girata, col sinistro, che buca Di Graci. Gemelli del gol, in tutto e per tutto. Per il Fenegrò è durissima rispondere. E diventa impossibile 3’ dopo, quando arriva il 3-0 finale: lancio per Giovio che colpisce in diagonale, Di Graci respinge ma in agguato c’è Marrazzo, che corregge di testa.

La partita è conclusa. Il Fenegrò, squadra di valore e che occupa i piani alti, capisce che non ce n’è. Melosi dà spazio a Piraccini ma il risultato e ormai in cassaforte e il ritmo si abbassa, quasi fosse una partita Nba ormai decisa. Il pensiero, ora, è solo uno: domenica 7 febbraio, stadio Franco Ossola, prima contro seconda, Varese contro Legnano. Sarà spettacolo.


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nel pt Giovio al 39’; nel st Marrazzo all’8’ e all’11’.


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Di Graci; Dolce, Dallera, Bello, Torriani; Nocciola; Schiavano (Galli dal 20’ st), Lagzir (Maugeri dal 12’ st), Kate (Giambrone dal 20’ st), Scavone; Bertocchi. A disposizione: Cortese, Castelli, Di Stefano, Sow. All. Pilia.



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Bordin; Luoni, Gheller, Viscomi, Azzolin; Capelloni, Zazi, Gazo (Becchio dal 30’ st); Lercara; Giovio (Cavalcante dal 31’ st), Marrazzo (Piraccini dal 18’ st). A disposizione: Scapolo, Simonetto, Piccinotti, Balconi. All. Melosi.


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Caporale di Abbiategrasso (Dioretico e Donadello di Seregno).

Spettatori: 1200. Ammoniti: Viscomi, Gazo, Azzolin, Capelloni e Cavalcante (V); Maugeri, Giambrone e Bello (F). angoli: 4-4; fuorigioco: 1-3; tiri (in porta): 1 (1) – 18 (9); falli: 17-15; recupero: 0’ + 3’.