Palaghiaccio o palestra per graffitari?

Busto, nuova provocazione del quartiere Sant’Anna: nel mirino lo scheletro di cemento e legno. Le pareti spoglie piene di scritte e tag. Oggi scade il bando di gara per la gestione trentennale

– Palaghiaccio infinito, ora a Beata Giuliana arrivano anche i graffitari. E dal comitato di quartiere si leva la provocazione, l’ennesima sullo scheletro tra via Minghetti e il Sempione: «Lasciamolo ai writers per sfogarsi a suon di graffiti».
Una delle scorse notti, qualche graffitaro si è arrampicato sulle scale delle uscite di sicurezza del futuro impianto sportivo, oggi solamente uno scheletro in cemento armato e legno che da tre anni è in attesa di completamento dopo una serie di traversie, per lasciare la sua firma, quella che in gergo i “writers” chiamano “tag”. Non è la prima, ma ormai il fenomeno sta diventando quasi virale.