– Il Palaghiaccio riapre per la vigilia di Natale e la tradizione è salva. Oggi pomeriggio si spalancano le porte dell’impianto di via Albani e ci sono anche grandi novità in vista dell’anno nuovo. La Killer Bees, società che gestisce l’impianto, ha fatto il miracolo e alle 14.30 si può riprendere a pattinare. «È stata una corsa contro il tempo ma ce l’abbiamo fatta – spiega, presidente dei Killer Bees – Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra con l’amministrazione comunale, che ci ha fornito il contatto di un’azienda molto celere nel trovare i materiali ed eseguire i lavori». Risale a lunedì la scoperta del cedimento della copertura, dalla parte dell’impianto del ghiaccio.
«Un problema all’attacco dei plinti – precisa Cesarini -probabilmente causato dai 40 anni che la struttura porta sulle spalle e dall’esposizione all’acqua che interessa una trave in particolare». Immediata la decisione di chiudere e far sottoporre a verifica la copertura. «Un nostro ingegnere che conosceva già la situazione dell’impianto è intervenuto in tempo record, ipotizzando una struttura di rinforzo che è stata poi approvata dall’ingegner Bertani del comune». I lavori terminano questa mattina alle 12 e, se non ci saranno sorprese durante il collaudo, la struttura tornerà agibile dal primo pomeriggio. «Abbiamo approfittato della chiusura per eseguire altri controlli: delle prove di carico sulla copertura anche della piscina, sul solaio e sull’alimentazione dell’acquedotto». La struttura è quello che è, ma per ora regge. Una situazione non molto rassicurante che potrebbe avere le ore contate. La Killer Bees sta infatti pensando di occuparsi personalmente dei lavori di ristrutturazione dell’impianto. Il Comune ci aveva provato, mettendo a gara un progetto da dieci milioni di euro che però nessun imprenditore si era fatto avanti per realizzare.
«Ci impegneremmo a farlo noi – annuncia Cesarini – Si tratta di un investimento importante, da due milioni di euro, che porteremmo avanti a fronte di una concessione per gestire l’impianti di almeno 20 anni». Un po’ come si è fatto per il PalaWhirlpool, ma più in grande. «Il palazzetto aveva bisogno di un restyling, qui invece c’è molto di più da fare – aggiunge – Si parla di una nuova copertura, di rifare tutta l’impiantistica delle strutture sportive, gli spogliato, il piano vasca…». L’edificio verrebbe in sostanza raso al suolo all’interno e rifatto completamente. Non sul modello del project financing pensato dal Comune, che prevedeva anche un ampliamento e un investimento cinque volte maggiore. «L’impatto sarà comunque evidente, perché all’interno tutto sarebbe nuovo, più funzionale e finalmente all’altezza di un vero impianto sportivo». Per il momento ci accontentiamo di aver salvato la tradizione della pattinata Natalizia.