Pallacanestro Varese, troppi galli nel pollaio: tornano i Roosters ma è polemica sul marchio

Lo storico logo del Galletto, che evoca ricordi gloriosi tra i tifosi biancorossi, sarà reintrodotto per le squadre del settore giovanile. Ma dallo studio che lo inventò e progettò nel 1997 arriva l'altolà: "Nessuna autorizzazione, sarebbe un plagio"

VARESE – Al nomignolo “Roosters” sono legati dolci ricordi per la Pallacanestro Varese. E ora a Masnago, nella stagione che sta per partire per concludersi nell’anno del 25esimo anniversario della Stella (il decimo scudetto datato 11 maggio 1999) hanno una gran voglia di rialzare la cresta.

L’idea è quello di riportare il logo “Roosters” ripartendo dalle squadre giovanili di “Varese Basketball” (Eccellenza, U19, U17, U15), ma l’operazione nostalgia riguarderà anche la prima squadra con iniziative celebrative.

L’iniziativa è stata spinta da Thomas Valentino, già nel Cda e presidente della gallaratese Esse Solar, e da Luca Magnoni, che è entrato come top sponsor con la sua Prevcom srl. Una sfida per legare un passato glorioso ai giovani biancorossi, come un filo generazionale sotto il simbolo del gagliardo galletto.

Bello. Tutto bene allora, tutto tranquillo? Neanche per idea. Come un fulmine a ciel sereno ecco arrivare la “diffida” annunciata via social da Jacopo Pavesi che rivendica il copyright del logo in questione in quanto ideato e progettato dal suo Studio di Architettura Giani&Pavesi nel 1997. Via social fa sapere di non aver ricevuto alcuna richiesta per l’utilizzo del Galletto e che in mancanza della stessa si tratterebbe di “plagio del nostro lavoro”. Pavesi è chiaro: “Le idee vincenti non vanno copiate”. Insomma stanno volando le beccate. Si attendono sviluppi, sperando che il combattimento tra galli non danneggi la Pallacanestro Varese. Il pollaio lasciamolo ad altri.