Paolo Moretti, un uomo in missione: «Il nostro pubblico sarà l’arma in più»

Il coach biancorosso ha parlato del derby, non mancando di fare il punto della situazione sulla sua squadra

C’è la capolista Milano, ci sono i soliti problemi di organico (ufficiale il forfait di Campani ad aggiungersi alla spalla di Cavaliero), ma c’è anche il “solito” Paolo Moretti, un uomo in missione per conto di una Varese in crescita di risultati, di gioco e di ottimismo. Il coach ha presentato il derby nella classica conferenza stampa del venerdì, non mancando però – ove stimolato – di fare un punto sul recente cammino della sua Openjobmetis.

Ne è uscita un’analisi non banale, di un percorso che non lo è altrettanto: «Mi piacerebbe che ci fosse più equilibrio nel giudicarci – ha detto il coach – Cerchiamo di essere realisti: in campionato abbiamo vinto due partite di fila e la situazione non è cambiata molto. In coppa abbiamo fatto lo stesso e il cammino è ancora delicato. Ecco: sentir parlare oggi di cose come playoff e soprattutto Final Four di Fiba Europe Cup è come guardarsi allo specchio e vedersi improvvisamente biondi e con gli occhi azzurri».

Ciò non significa sottacere o non sottolineare i positivi cambiamenti riscontrati: «Ultimamente facciamo molte meno pause, siamo migliorati in difesa e nel gioco di squadra in attacco. Merito di qualche piccolo accorgimento, della crescita di alcuni giocatori chiave e di elementi come Kangur che hanno aggiunto solidità e ci aiutano a concretizzare: Kristjan non butta mai via i palloni e ha trasmesso questa virtù ai compagni. Nell’emergenza – e Minsk ne è stata ancora la prova – chi è rimasto ha trovato equilibrio, fiducia ed autostima». Un esempio? Maalik Wayns, ora libero mentalmente e diventato decisivo: «Nel suo caso gli aspetti psicologici e ambientali sono fondamentali. Intorno a lui ci sono meno “voci”, meno giocatori che vanno e vengono dalla palestra: ha ritrovato consapevolezza».

Ora si deve pensare a Milano, a quel derby che domani alle 12 inaugurerà una domenica in cui sognare è l’unica cosa che non costa nulla. I piedi per terra, però, devono essere saldi: «Avremo come al solito poco tempo per preparare la partita – si rammarica il coach – con assenze e problemi che ci condizioneranno anche nell’allenamento di oggi (Brandon Davies è stato tenuto a riposo per fargli smaltire il dolore alla caviglia accusato dopo Caserta,

ndr). Abbiamo lasciato anche Lorenzo Molinaro: a lui va il nostro in bocca al lupo, Ravenna sarà un passo di crescita che migliorerà il suo chilometraggio nel basket per fiducia ed esperienza». Sarà il sabato l’unico giorno disponibile per “studiare” la squadra da opporre all’Ea7: «Cercheremo di predisporre qualche trappola ai nostri avversari, nei confronti dei quali non abbiamo nessun vantaggio, nemmeno quello di avere più tempo di preparare la partita contro una formazione che ha un potenziale ben più ampio del nostro. Però giochiamo a casa nostra, davanti al nostro pubblico, e vogliamo fare una gara consistente, rimanendo competitivi lungo tutto l’arco del match».

Come anticipato, ancora non ci sarà Luca Campani: «Rischiarlo sarebbe una gran cavolata. Deve fare un percorso che lo porti davvero in condizione per Gussing: magari lo proveremo contro Larnaca o Pesaro, ma solo se le risposte del suo fisico saranno ottime». Ci sarà, invece, o almeno è quello che tutti sperano, il pubblico delle grandi occasioni al Palawhirlpool. Anche oggi continueranno le prevendite presso Triple, Giuliani e Laudi e online (fino alle 19), mentre domani i botteghini apriranno alle 10.30.