Il lancio della maglia biancoblù, rapidissimo e perfetto. E il Papa che se la sistema sulle spalle.
Pochi istanti e quell’immagine che ai tifosi della Pro Patria rimarrà impressa per sempre. Ai 50 che ieri erano in piazza San Pietro. A quelli che erano incollati allo schermo e che hanno potuto vedere la scena su Tv2000. E per i bustocchi un’altra sorpresa televisiva ancora era in agguato. Il lanciatore era , presidente del Pro Patria club, e ha regalato un sogno a Busto Arsizio e alla Valle Olona.
Una mattina meravigliosa, a cui i tifosi portati dal club si erano preparati con tutti i crismi. Ma quel fuori programma, diventato fulcro, simbolo, ha trasmesso una carica speciale.
La storia sboccia nel cuore dell’estate. Grazie al marnatese si profila questa possibilità, colta al volo. Tutti a Roma, in udienza da Papa Francesco.
La “squadra” cresce e parte martedì verso la capitale dalla stazione di Busto dopo il saluto del sindaco . Tifosi di ogni età, il più giovane è che ha appena compiuto due mesi. No, errore, il,più giovane è Giannino Gallazzi, che ha superato gli 80 ma incanta mezzo mondo a Roma con la sua energia.
Come in un primo momento magico, allontanandosi dal Colosseo. Giannino con la sua stacca dal gruppo guidato magistralmente da ; ha visto un ragazzo straniero con una maglia dalle strisce bianche e blu. Si avvicina e scopre che è del Sudafrica. Gli spiega che dev’essere fiero di portare quei colori e che cos’è la Pro Patria. C’è qualcosa di solenne nella scena e il giovane ascolta, guarda stupito quando Giannino gli incolla lo stemma tigrotto.
La sera è dominata dall’allegria e dall’attesa. Al ristorante arriva una telefonata a Centenaro e lui scherza: è del Papa.
Poche ore e si riparte, destinazione piazza San Pietro. Con bagaglio importante. Il libro “ProMossa” accompagnato da quello del Novantesimo e una lettera al pontefice. Ci sono anche i libri della Famiglia bustocca. Conquistati i posti, si preparano gli striscioni del Pro Patria Club e del Tigrotto. L’emozione lega tutti, come i colori, e sembra che in quella folla – si parla di 110mila persone – già esserci sia una gioia insuperabile. Ma Papa Francesco ha in serbo un sorpresa.
Quando il Papa si avvicina alla zona tigrotta, una tifosa, , sta consolando una bimba vicina alle lacrime; le offre un lecca lecca e la piccola sorride. Il pontefice vede la bambina e si ferma a prenderla in braccio. Subito dopo il lancio di Centenaro, il Papa che sistema la sua maglia, i tifosi che si trovano uniti anche dalle lacrime, Busto che alla tv osserva e rabbrividisce.
Racconta Centenaro: «Ho colto quell’istante. E il suo sguardo. Mi ha ispirato una tenerezza incredibile, come a chiedermi di fare qualcosa per lui… Proprio lui».
Brividi condivisi, e solo più tardi si avrà la forza di ridere, abbracciarsi e scattare la foto di rito.
E il Tg2 regalerà un’ultima emozione: il servizio sull’udienza mostra una mamma tigrotta, con il piccolo Tommaso. Un’immagine tenerissima che condivideranno con papà e tutti i tifosi.
Roma
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