Parco Pineta, gli animalisti denunciano “una mattanza di animali”

Ieri, martedì 16 agosto, i militanti di Centopercentoanimalisti si sono recati alla sede del Parco Pineta e hanno affisso l'ennesimo striscione-denuncia nei confronti dei cacciatori. Federcaccia rispedisce le accuse al mittente: "Dovrebbero ringraziarci".

TRADATE – Tornano a farsi sentire gli animalisti al Parco Pineta, che denunciano “una mattanza in corso” all’interno dell’area tutelata. Il movimento Centopercentoanimalisti prende di mira ancora una volta i cacciatori con uno striscione, così come aveva fatto a luglio per denunciare l’uccisione di cinghiali nel Parco Pineta: “Da fonti attendibili – scrivono gli animalisti -, all’interno della sede del parco pineta di Castelnuovo Bozzente, si trova una base logistica dei cacciatori di Cinghiali, di deposito ‘attrezzi’ da caccia, parcheggio di jeep compreso, ma non solo… Le mattanze proseguono ogni sera dalle 19 in poi in tutto il territorio del Parco Pineta, non vengono risparmiati nemmeno i cuccioli di Cinghiale, le testimonianze parlano di creature caricare moribonde nelle jeep, lasciate morire di stenti…”.

Centopercentoanimalisti sostiene che nel parco “vengono uccisi caprioli e volpi”, e denuncia che «qualsiasi legge viene violata, la latitanza dell’autorità preposta è costante».

Federcaccia, con un’intervista al presidente provinciale, aveva rispedito al mittente le accuse: “L’abbattimento dei cinghiali è un servizio importantissimo alla comunità, dovrebbero ringraziarci”.