Parentopoli, l’Insubria fa tris E sono tutti grandi nomi

VARESE Trentesimo posto su 84 atenei. È il piazzamento ottenuto dall’università dell’Insubria in una classifica che misura il tasso di nepotismo. L’ha stilata un giovane ricercatore italiano della university of Chicago, calcolando quanti sono – all’interno di ogni ateneo – i docenti che portano lo stesso cognome di un altro collega.
Il metodo prevede che vengano conteggiati anche i casi di omonimia e non solo quelli di parentela. Inoltre, sfuggono i legami tra persone con cognomi diversi (coniugi,

suoceri, cugini e così via). Ma l’analisi è interessante, perché riaccende i riflettori su almeno tre personalità di primo piano dell’Insubria: fanno parte dell’ateneo, infatti, il figlio del rettore, il figlio del rettore vicario per la sede di Como e il figlio dell’ex preside di medicina.
Stando alle informazioni raccolte ieri – a taccuini chiusi – i casi di parentela sarebbero tre, anche se non si può escludere che ve ne siano altri rimasti sotto traccia. Il dato certo è che compaiono nell’organico dell’Insubria, in ordine alfabetico, due persone che portano i seguenti cognomi: Bernardini (Paolo e Giovanni), Cherubino (Paolo e Mario), Conetti (Giorgio e Mario), Dionigi (Renzo e Gianlorenzo), Gorini (Vittorio e Ilaria), Minazzi (Roberta e Fabio), Papa (Enrico e Ester), Ruggieri (Gianluca e Francesca), Salvatore (Vincenzo e Silvia), Tettamanti (Gianluca e Lucia). Addirittura 6 si chiamano Ferrari (Marco, Alessandro, Francesca, Elena, Mauro, Camilla) e 3 Tosi (Guido, Giovanna, Davide).
Il primo caso eclatante è quello del rettore Renzo Dionigi. Suo figlio, Gianlorenzo, è professore associato a medicina. Il rettore vicario Conetti, docente di giurisprudenza a Como, ha un figlio – Mario – ricercatore presso il dipartimento di Informatica della stessa facoltà.
Mentre Paolo Cherubino, altro luminare della chirurgia e professore ordinario all’Insubria, si dimise da preside di medicina prima che il figlio Mario partecipasse al concorso (ora è ricercatore presso lo stesso dipartimento e la stessa facoltà del padre).

s.bartolini

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