– Domenica di passione per il calcio biancorosso: quella che doveva essere una giornata di pausa verso la rinascita si è forse trasformata nell’atto finale del calcio a Varese. Il colpo di scena è stato il passo indietro di Paolo Sudanti dopo quello del giorno prima di Salvo Zangari: l’imprenditore di Cugliate Fabiasco con interessi in Svizzera ha infatti fatto capire di essere disposto a far fronte solo al suo impegno iniziale, cioè 100 mila euro all’anno per tre stagioni come sponsor. Niente impegno maggiore, come sembrava quasi certo e come era fondamentale per arrivare al budget necessario per
costruire la squadra e iscriversi alla serie D (oltre 300 mila euro entro il 3 agosto).A Riccardo Sogliano, chiamato in Comune per occuparsi della parte sportiva, era stata data la certezza della presenza di questi finanziatori e degli imprenditori amici storici del Varese: dopo l’uscita di Zangari, l’ex patron era anche riuscito a trovare uno sponsor locale da 250 mila euro l’anno per tre stagioni, e aveva già pronta la squadra e lo staff societario. Ma con il ridimensionamento dell’impegno economico di Sudanti (che resta comunque l’unico ad essersi fatto avanti concretamente) neppure l’ultimo sforzo di Sogliano può bastare.
Ora il sindaco Attilio Fontana, la politica tutta o chiunque ami il Varese dovranno inventarsi qualcosa in pochissimo tempo perché la città, per la prima volta nella storia, non resti senza calcio.