Paura? No, fuoco La gente chiama l’impresa

In 4.500 per Milano, Bulgheroni all’allenamento. «Io iniziai con 5 ko di fila per un punto e poi...». I tifosi: «La carica del derby scaccerà ogni paura»

La paura che la striscia negativa possa allungarsi ancora contro l’attesa, l’entusiasmo e la voglia di riscossa che il derby di domenica sera con Milano porta con sé: Varese vive due sentimenti contrastanti, ma ha scelto senza timori da quale lasciarsi trascinare.

Il popolo biancorosso ci crede e la caccia al biglietto scatenatasi fin dall’apertura della prevendita lo dimostra pienamente: «Martedì alle 15 avevamo la coda fuori dalla porta e c’è voluta almeno un’ora per smaltirla tutta» raccontano e del negozio di via Manin, punto di riferimento per giocatori, tifosi e appassionati di basket. Succede così allora che (con 1.451 tagliandi già bruciati, oltre ai 2.909 abbonati) qualcuno faccia il viaggio a vuoto. È andata così per esempio a , residente a Ispra ma ieri di passaggio a Masnago, alla ricerca di tre biglietti per domenica in Galleria. Niente da fare, settore esaurito. E in Tribuna Silver non va meglio: tre posti vicini non si trovano più (rimane disponibilità soprattutto per la Tribuna Gold). «Mi spiace tantissimo, erano per una collega tifosissima che mi ha incaricato di acquistarli – racconta – Vorrà dire che guarderemo la partita in tv».
Domenica sera il match del PalaWhirlpool (in diretta alle 20.30 su Raisport 1) entrerà nelle case di tutti gli italiani che vorranno scegliere le emozioni del derby cestistico, contrapposto alla sfida di San Siro fra Milan e Inter. «No al pessisismo, no alla paura, niente panico» afferma , presenza importante al palazzetto anche in settimana, soprattutto ora che intorno alla squadra del serve tutto il calore che Varese sa sicuramente dare. «Io iniziai la mia presidenza con cinque sconfitte, tutte per un punto, ma in quella stagione arrivammo comunque ai playoff – racconta l’ex patron – I conti si fanno sempre alla fine e io dico che il risultato sarà positivo».

Non sarà una partita come le altre, anche se Masnago un’emozione così in questo inizio di campionato l’ha già vissuta, un mese e mezzo fa. «E io voglio un remake della sfida con Cantù, o anzi no, voglio ancora di più – afferma , abbonata, presente all’allenamento del giovedì – Manca ancora un po’ di chimica

di squadra, ma io sono convinta che ce la possiamo fare, soprattutto perché credo in quel grandissimo motivatore che è Gianmarco».«Forse bisogna ancora trovare il modo di far rendere al massimo questo gruppo, ma le potenzialità ci sono eccome e sono convinto che sapremo dimostrarle soprattutto in trasferta, là dove è più difficile» commenta .

Non semplice di certo uscire da una situazione delicata quando il nemico in arrivo si chiama Emporio Armani. «Ma la forza conclamata dell’avversario può anche dare modo alla squadra di arrivare più serena al confronto, proprio perché la consapevolezza della difficoltà specifica del match è sotto gli occhi di tutti – analizza – Serve tranquillità, visto che il lavoro di Gianmarco è in piena evoluzione e che il gruppo deve di conseguenza ancora sviluppare, insieme, l’esperienza necessaria a gestire le partite».
Imparando a dare, anche singolarmente, di più. «A cominciare da , che – Cantù a parte – mi sembra abbia fatto più danni che buone cose» aggiunge Reale.
«La carica e l’adrenalina del derby prevalgono sulla paura – sottolinea – Sappiamo tutti che domenica sera affronteremo la squadra più forte del campionato, ma questo gruppo ha le possibilità di fare una grande partita e per questo ci crediamo fino alla fine».