Pdl/ Calderoli: Nessun ricatto della Lega, ma attacca Fini


Ponte di Legno, 16 ago. (Apcom)
– “Nel governo non c’è nessun ricatto, nessuna golden share della Lega. Abbiamo solo il peccato di avere avuto un grande maestro che ci ha insegnato e ci ha fatto capire che cosa vuol dire lavorare e fare andare la testa. Mentre loro sono in vacanza ai tropici noi stiamo a casa a lavorare e a preparare le leggi”. Lo ha detto il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, secondo cui “se c’è il rispetto di tutte le parti, questo governo durerà 4 anni e realizzerà le riforme”.

Parlando alla festa della Lega a Ponte di Legno, Calderoli osserva che “c’è chi sostiene che nel governo comanda solo la Lega”. Ma, aggiunge, “non è un peccato avere idee e ideali quando c’è chi come unica proposta, ha fatto quella di dare la cittadinanza agli immigrati dopo 5 anni. Questi sono fuori di melone”. Il chiaro riferimento è a Fini e ai suoi.

Calderoli è tornato su uno dei temi caldi dei giorni scorsi, che ha diviso anche il Pdl: la proposta leghista di bandiere regionali da affiancare al tricolore: “Se qualcuno ha dei problemi doveva evitare di scrivere nell’articolo 114 della Costituzione che la Repubblica è costituita da Comuni, Province, Regioni, città metropolitane e Stato. Che hanno messo per ultimo, forse non a
caso”.

Infine, l’altro argomento delle scorse settimane, il Sud, Calderoli afferma: “Siamo disponibili ad affrontare al questione meridionale, ma prima si affronta quella settentrionale”.

Mda

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