Pediatrie in emergenza a Busto e Gallarate: l’ASST cerca specialisti per 61 turni al mese

Pubblicato un nuovo bando per medici pediatri in libera professione: servono rinforzi per garantire notti, festivi e pronto soccorso

La carenza di medici pediatri torna a farsi sentire negli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate, dove la situazione del personale è diventata ormai critica, soprattutto nei turni notturni, festivi e prefestivi. Per garantire la continuità dei servizi, l’ASST Valle Olona ha pubblicato un nuovo avviso pubblico rivolto a pediatri disponibili a lavorare in regime libero professionale.

Il bando, valido per un anno, sostituisce quello emanato a maggio per il solo presidio di Gallarate e amplia l’intervento a entrambi gli ospedali. La richiesta complessiva è alta: 44 turni mensili da 12 ore per Gallarate e 17 per Busto Arsizio, per un totale di 61 turni da coprire ogni mese.

La decisione arriva su sollecitazione delle direzioni delle due Strutture Complesse di Pediatria — guidate dalla dottoressa Gaia Weissmann a Gallarate e dalla dottoressa Simonetta Cherubini a Busto Arsizio, nonché responsabile del Dipartimento Materno Infantile. L’obiettivo è quello di mantenere attivi senza interruzioni il pronto soccorso pediatrico, l’assistenza neonatale in sala parto e la presa in carico multidisciplinare dei pazienti da 0 a 18 anni.

L’ASST sottolinea come sia impossibile redistribuire il personale interno, già pesantemente sovraccarico, mentre i tentativi di assunzione degli ultimi anni sono risultati insufficienti: tra rinunce, mancate candidature e graduatorie esaurite, le pediatrie continuano a soffrire di una cronica carenza d’organico.

Il nuovo avviso prevede incarichi libero professionali della durata di 12 mesi, con un compenso lordo di 1.200 euro per turno da 12 ore, prevalentemente in orario notturno o nei giorni festivi.

La situazione riflette un problema più ampio che coinvolge pediatrie e pronto soccorso di tutta Italia, ma che a Gallarate si trascina ormai da tempo. Con questo bando, l’ASST prova a tamponare l’emergenza e a garantire la continuità di un servizio essenziale per famiglie e neonati.