Pelle va in tilt e lascia campo libero. Cavaliero saltato, Johnson insicuro

Le cifre “salvano” Anosike, che però sbaglia tiri importanti. Le pagelle di Alberto Coriele

Le cifre che mette insieme (14 punti e 17 rimbalzi) sono più che rispettabili, però non incidono sulla partita, anche perché accumulate più che altro a babbo morto. Nel momento decisivo si schianta più volte sul ferro, sbagliando appoggi facili e permettendo l’allungo dei turchi.

Come in altre partite europee, resta in campo poco o nulla, senza incantare presenti e telespettatori. Segna un paio di canestri in fila, continua con il suo incedere poco costruttivo, non dà segni di vita.

Tira male, spesso si incaponisce nel più classico dei “faso tuto mi”, rimbalzando contro la difesa nemmeno troppo impenetrabile dei turchi. Quando sceglie di strafare, è più deleterio che utile. Certo, a differenza di molti compagni non gli manca l’impegno, però non è abbastanza.

Distratto, nervoso, indisponente, va in tilt nel momento in cui l’Usak, in una girandola di falli tecnici e tiri liberi, mette la freccia e saluta Varese. In quel frangente, spiana la strada ai turchi con alcune ingenuità pazzesche.

Sempre saltato in difesa sul primo passo, tira molto male, non segna mai e resta spesso ai margini della partita.

Uno dei misteri della partita. Non sembra abbia avuto noie fisiche, o perlomeno non viene comunicato nulla in merito, resta in campo sette minuti all’inizio poi non si vede più. In una sera in cui manca anche Campani, lui resta a guardare.

Moretti gli concede otto minuti sul parquet, senza che lui riesca a fare granché.

Già meglio di altre uscite, perché quantomeno trova il fondo della retina in più occasioni. Nell’annaspare generale, agita le braccia ma non riesce a restare in superficie.

L’approccio alla partita è anche positivo, perché la difesa turca non gli prende le misure in entrata. Poi, non si sa bene perché, esce dalla partita, tirando male e prendendosi sempre meno responsabilità.

Quando la pressione pian piano sfuma fuori dal match, lui inizia a segnare con un briciolo di regolarità, senza che ciò serva alla squadra per rientrare in partita se non ad un illusorio meno dieci. Quel 2/8 da tre parla però di un giocatore poco concentrato, sicuramente poco sicuro di se stesso.