Pendolari “ammassati come polli” in rivolta contro ritardi e soluzioni troppo lontane

La frustrazione a Busto Arsizio cresce di fronte a disagi ferroviari cronici, con treni in ritardo e vandali alle stazioni. I pendolari protestano per le soluzioni lontane, previste solo nel 2028, mentre le compagnie ferroviarie ammettono la saturazione delle reti e i problemi di puntualità

Busto Arsizio si trova a fronteggiare una tempesta di problemi ferroviari, con le due stazioni assediate da vandali, ritardi cronici e un flusso di pendolari in aumento. La situazione è così critica che il completamento dei lavori per il quadruplicamento della linea RFI tra Rho e Parabiago, previsto per il 2028, sembra l’unica speranza di soluzione. Tuttavia, per i pendolari, aspettare così a lungo è inaccettabile.

La seduta congiunta delle commissioni bilancio e lavori pubblici ha portato alla luce una serie di problematiche che affliggono i viaggiatori. I rappresentanti di Trenord, RFI e Ferrovie Nord hanno riconosciuto la saturazione delle reti ferroviarie, che contribuisce ai continui ritardi e alle interruzioni dei servizi. La descrizione dei pendolari come “polli ammassati” nelle carrozze sovraffollate mette in evidenza la frustrazione e la rabbia crescenti della comunità.

Le soluzioni proposte dagli enti gestori delle ferrovie sembrano tardare ad arrivare, con progetti infrastrutturali che promettono miglioramenti solo a lungo termine. Nel frattempo, i pendolari devono fare i conti con ritardi medi di tre minuti e un tasso di treni puntuali che lascia molto a desiderare.

Le risposte delle compagnie ferroviarie hanno deluso i consiglieri, che vedono nel 2028 una data troppo lontana per risolvere i problemi attuali. La proposta del sindaco di istituire un canale diretto per raccogliere e risolvere i problemi dei pendolari potrebbe rappresentare un primo passo verso il miglioramento della situazione, ma resta da vedere se sarà sufficiente a soddisfare le esigenze di una comunità sempre più stanca di aspettare.