Pendolari del fumo, cambia tutto Ora sigarette meno care in Italia

VARESE Dopo lo shopping e dopo il carburante, è arrivato il fatidico momento dell’inversione di tendenza anche per l’acquisto delle sigarette: adesso sono gli svizzeri che varcano il confine per comprarsele dai tabaccai varesini. Qualcuno si limita a pochi pacchetti, altri prendono una o più stecche. E poi ritornano, sempre con lo stesso obiettivo: comprare ad un prezzo più vantaggioso di quello che trovano a casa loro. E in effetti da un mese a questa parte è proprio così. Qui i tabacchi costano meno per effetto della crisi economica e del franco rialzato rispetto all’euro, con il risultato che i ticinesi attirati dal risparmio stanno diventando clienti abituali.

«Confermo tutto – dice Giuliano Legnaro della tabaccheria all’Iper – da noi sta succedendo esattamente da tre o quattro settimane, in pratica da quando il franco svizzero è salito. Più che i pacchetti sfusi quando vengono qui prendono le stecche». La loro tabaccheria a dire il vero è doppiamente privilegiata per la posizione, visto che si trova nel centro commerciale Belforte, a pochi chilometri dal Gaggiolo oltre che il primo che si incontra entrando in Italia, e visto che chi esce dalle casse del supermercato se lo trova proprio davanti. Ma il fenomeno si sta diffondendo in modo generalizzato, secondo il tabaccaio, e non c’è di che stupirsi. «Un pacchetto di Marlboro qui costa 4,70, mentre in Svizzera costa 6 franchi. Non conosco il prezzo della stecca ma a logica immagino sia anche più vantaggiosa». C’è solo un problema: la manovra-bis che ha stabilito nuove accise sul tabacco. «Lo aumentino pure, ma entro certi limiti. Ho sentito parlare di due euro in più al pacchetto, a quel punto oltre a perdere vendite in Italia perderemmo quello che stiamo recuperando dalla Svizzera. Sarà giusto il principio di dare una sberla al fumatore, ma è una sberla anche per me che di questa attività ci vivo».

Anche nel periferico viale Valganna si sta diffondendo il fenomeno. «Sì, ce ne siamo accorti nell’ultimo periodo», conferma Giulia Brandolini. «Probabilmente non ci accorgiamo di quanto sia diffuso perché a differenza degli stranieri i ticinesi parlano come noi, però alcuni dicono che vengono qui a comprare perché le sigarette costano la metà. Qui sono 4,30, là con il cambio sono 6 euro». Magari non vanno apposta in quella zona per comprare le sigarette, ma, secondo la tabaccaia, ne

approfittano quando sono già da questo lato del confine per fare spese. «Per quanto mi riguarda prendono più pacchetti che non stecche», precisa. «Da quando il franco ha iniziato a salire ce ne siamo accorti», dice Carlo Imparato della tabaccheria in piazza Giovine Italia. «Non riguarda solo le sigarette ma anche il tabacco e i sigari. Noi siamo specializzati in questi articoli e stiamo vedendo che con il prezzo alla pari preferiscono acquistarli da noi».Francesca Manfredi

e.marletta

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