Per il dopo-Formigoni la Lega punta su Fontana

VARESE Se il governatore lombardo Roberto Formigoni punta a rimanere alla guida del Pirellone fino al 2015, la Lega prepara, al contrario, la spallata finale. E, nell’ipotesi (assai probabile) che si torni alle urne per il rinnovo del consiglio regionale ad aprile, il Carroccio ha già pronto il suo candidato: Attilio Fontana. Il sindaco di Varese sarebbe, infatti, l’uomo sul quale il consiglio federale della Lega, a partire dal leader Roberto Maroni, sarebbe pronto a puntare per realizzare il sogno di governare la principale regione del Nord. «Fontana è l’uomo giusto – dice un uomo vicinissmo a Maroni – È stato presidente del consiglio regionale, conosce l’istituzione ed è presidente di Anci Lombardia, dove ha portato avanti battaglie a favore degli enti locali. E così si è guadagnato anche il rispetto e l’appoggio degli amministratori di centrosinistra». Insomma, una figura che potrebbe superare gli steccati di coalizione. E metterebbe in crisi sia il Pd, che di fatto, nella prossima corsa, parte avvantaggiato, che il Pdl, forza politica che esce dagli scandali regionali con le ossa

rotte. Ma non è detto che il Pdl (o ciò che diventerà in futuro) non appoggi, in parte o totalmente, Fontana. Sembrerebbe vicina, infatti, la spaccatura tra gli ex Forza Italia e gli ex An. E questi ultimi probabilmente appoggerebbero la Lega. Ma il diretto interessato, il sindaco Attilio Fontana, resta abbottonato: «Non ne so nulla, al momento».Insomma, bisogna capire se si tratti di una strategia per far capire al Pdl che la Lega sarebbe pronta alle elezioni qualora Formigoni non rispettasse i patti.Questa mattina a Milano si riunirà il consiglio federale. I membri dell’organismo dirigenziale leghista spingeranno Maroni a prendere una posizione ancora più netta contro Formigoni. La dirigenza del partito, infatti, avrebbe voluto andare subito a elezioni, questo stesso autunno, mentre è stato Maroni a volere rimandare l’appuntamento con le urne ad aprile. Il segretario federale della Lega sta seguendo una sua tattica, che probabilmente consiste nell’avere davanti a sé ancora un po’ di tempo per preparare il partito alle elezioni. Fatto che viene accettato, ma non completamente digerito dai lumbard.

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s.bartolini

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