Per incassare i suoi 56 euro il consigliere si mette a nudo

VARESE Se vuoi fare il consigliere comunale, d’ora in poi dovrai mettere la tua vita a nudo. E pubblicare qualunque tipo di dettaglio legato a proprietà personali o di famiglia, ivi comprese le auto. Non solo. Se gli eletti non provvederanno a fornire tutti i dati, che da quest’anno per la prima volta saranno anche pubblicati sul sito internet del Comune, rischiano una sanzione di importo compreso fra due e ventimila euro. Niente male, se si tiene conto che stiamo parlando di una categoria politica, quella dei consiglieri comunali di Varese, il cui compenso è un gettone di presenza di 56,13 euro lordi. In poche parole, mentre il Governo non taglia i privilegi della casta parlamentare, si accanisce sempre di più sugli enti locali, quasi a voler disincentivare i cittadini a entrare negli organismi elettivi. Questo è quanto si evince dalla circolare trasmessa dalla presidenza del consiglio comunale e con la quale si invitano i consiglieri a fare pervenire entro il 30 novembre la propria dichiarazione dei redditi, relativa al 2011, all’ufficio del consiglio. Dove, rispetto all’anno scorso, dovranno essere presenti maggiori informazioni sullo stato patrimoniale.Ovvero: beni immobili e mobili posseduti. A seguire le partecipazioni in società quotate in borsa e non quotate. E

quindi gli investimenti in titoli obbligazionari, titoli di Stato o in altre utilità finanziarie detenute anche tramite fondi di investimento, sicav o intestazioni fiduciarie. Insomma, qualunque genere di dettaglio, che alla fine potrebbe non coinvolgere solo il consigliere comunale, ma anche la sua famiglia. La quale, ad esempio nel caso di fondi di investimento o case in comprioprietà, si ritroverebbe sotto gli occhi di tutta la città per il semplice fatto di avere un parente che svolge attività politica. Questo è quanto prevede il decreto legge 174, per gli enti locali sopra i diecimila abitanti, dove viene specificata anche la salata multa (al comma 2, articolo 3, Titolo II): «Gli enti locali sono altresì tenuti a prevedere sanzioni amministrative per la mancata o parziale ottemperanza all’onere di cui al comma 1, da un minimo di euro duemila ad un massimo di euro ventimila». La pubblicazione dei redditi, inoltre, dovrebbe essere estesa anche ai membri della giunta. Finora il Comune di Varese prevedeva la pubblicazione dello stato patrimoniale solo degli eletti. Gli assessori sono invece nominati dal sindaco, e se vengono eletti in consiglio comunale, devono dimettersi per accedere alla carica nell’esecutivo. Ma nella legge si parla anche di «membri di governo» riferito agli enti locali.

s.bartolini

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