Per la prima volta Umberto Bossi non era a Pontida: ecco il motivo. La politica non c’entra

Nonostante l'invito e le insistenze del partito, il fondatore della Lega ha preferito restare a Gemonio con la famiglia a festeggiare il suo 81esimo compleanno, che cade oggi. Salvini dal raduno: "Siamo qua grazie a te"

GEMONIO – Nulla di politico, nulla di personale. Anzi, personale sì, ma nel senso di privato. Certo i dietrologi si saranno scatenati nel vedere una spaccatura storica e insanabile tra Umberto Bossi, padre e leader storico della Lega, e Matteo Salvini, il segretario della svolta nazionale del Carroccio. Ma l’assenza del Senatur ieri al raduno di Pontida, la sua Pontida, ufficialmente non ha nulla a che fare con la politica e le sue controversie.

”Oggi con i miei cari per festeggiare il mio compleanno. Un giorno per la famiglia, per gli affetti. In questi anni tanta gente cara, tante battaglie e quelle importanti sempre nel cuore”, ha fatto sapere lo stesso Bossi, che oggi compie 81 anni, dalla sua casa di Gemonio.

Certo, quella dal pratone di Pontida è stata un’assenza storica, la prima in assoluto da quando lo stesso Umberto ha inventato il raduno tanto caro ai militanti leghisti. Ci hanno provato Salvini e il partito a invitarlo, garantendogli ogni genere di assistenza per la sua partecipazione. Niente, il vecchio capo, ricandidato al Parlamento il prossimo 25 settembre, ha declinato preferendo l’affetto domestico a quello pubblico.

Il figlio Renzo e la foto sul divano

Quasi 81 e sempre con il sigaro. Un giorno per la famiglia, per gli affetti. In questi anni tanta gente cara, tante battaglie e quelle importanti sempre nel cuore”. È il post che Renzo Bossi, figlio di Umberto, ha voluto pubblicare su Facebook con una foto che lo immortalava insieme al padre sul divano nella casa di Gemonio.

Gli auguri di Salvini da Pontida: “Siamo qua grazie a te”

Matteo Salvini da Pontida ha reso omaggio così al fondatore della Lega: “Per me è una giornata di festa. C’è un grande uomo, grazie al quale siamo qua. Chi non ha memoria non ha futuro. Oggi non c’è perché a casa a festeggiare il compleanno in famiglia. Sempre grazie, onore e forza a Umberto Bossi. Siamo qua grazie a te, per te, e andremo molto lontano grazie al tuo esempio”.

Per i leghisti nessun caso dunque per un’assenza che per loro ha un valore malinconicamente epocale: solo affetto e calore a distanza, oltre naturalmente ai migliori auguri a Umberto Bossi, un tempo “il Capo”.