Sono davanti alla tv, e mi sto godendo lo spettacolo della Milano-Sanremo. Resto sempre impressionato dalle immagini che riesce a regalare il ciclismo, quando le gare diventano estreme per colpa del maltempo. Corridori che tremano dal freddo, che si versano sulle dita le borracce con il tè caldo, che non riescono ad aprire le mani per lasciare il manubrio. E tutto questo dopo lo scorso anno, con la neve sul Turchino. Sport meraviglioso e, a suo modo, pulito: non c’è uno sport così, vivo dopo tutto quello che gli è capitato.
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