Pesaro, mare agitato: via Bucchi

Breve panoramica del prossimo avversario di Varese che proprio ieri ha perso il suo capo allenatore

Ha parte del suo caloroso tifo (più di 4500 spettatori di media all’Adriatic Arena nel girone di andata, Varese non supera le 4000…) in sciopero, si muove sul mercato ma domenica al PalA2A non avrà a disposizione l’ultimo – ancora ufficioso – acquisto in ordine di tempo (Rodnei Clarke), ha vinto solo due trasferte finora e sta cercando di ricompattare l’ambiente alla ricerca dell’ennesimo miracolo (non retrocedere) da conquistare in corsa. O meglio stava: ieri il suo allenatore si è dimesso dal ruolo.

Benvenuti nelle Marche del basket, fermata Consultinvest Pesaro, l’avversario contro il quale la Openjobmetis di Attilio Caja dovrà confermare la brillante vittoria ottenuta ad Avellino dando così un’accelerata significativa alla pratica salvezza. Una contendente che non ha più il suo condottiero: Piero Bucchi ieri pomeriggio non ha diretto l’allenamento della squadra e ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di head coach, dimissioni accettate dal club. Pare che la decisione fosse già stata presa nella serata di martedì: al suo posto in panchina fino al termine della stagione siederà Spiro Leka, finora secondo in grado.

L’operazione rilancio, dopo la batosta presa a Venezia (85-61) proprio nel turno in cui Varese andava a segno in Campania, avrebbe dovuto partire ancora una volta dalla centralità del ruolo dell’allenatore bolognese, sempre confermato dalla proprietà nonostante gli scarsi risultati ottenuti. Nell’arco della stagione non sono mancati i malintesi tra i dirigenti e la guida tecnica,

basi – col senno di poi – dell’amaro epilogo di ieri: il passaggio da una realtà ambiziosa come quella di Brindisi ad un’altra in cui le “lacrime e sangue” per evitare l’A2 sono di routine non è stato mai davvero metabolizzato dal coach e certi panni sporchi lavati pubblicamente nelle difficoltà incontrate hanno provocato diversi attriti.

Che sembravano in via di risoluzione, prima delle dimissioni di ieri, visto che i piani alti guidati dal presidente Ario Costa, espressione di una proprietà diffusa simile a quella varesina (il Consorzio Pesaro Basket, una settantina di aderenti), stavano cercando di assecondare l’allenatore in un rafforzamento della squadra non ancora concluso. Che siano proprio le diverse vedute sull’argomento ad aver fatto traboccare il vaso nei rapporti già tesi (soprattutto tra Bucchi e Costa)? Quel che è certo è che in riva all’Adriatico è arrivato l’ex Virtus Bologna Jerermy Hazell, per sostituire l’acerbo Brandon Fields in guardia, e giungerà settimana prossima il play-guardia Rodnei Clarke, fresco di finale scudetto (persa) con gli Illawarra Hawks nel campionato australiano.

Al 99,9% il giocatore non sarà del match contro Cavaliero e compagni: per completare il tesseramento deve prima andare in America per ottenere il visto e difficilmente riuscirà a portare a termine l’operazione in anticipo sulla deadline di venerdì alle 11 imposta dalla federazione. Un altro innesto è previsto nello spot di ala, al posto del deludente lituano Donatas Zavackas (3,3 punti di media in 15 minuti di utilizzo), per effettuare il quale si sta cercando di trovare le risorse.

Anche Pesaro quest’anno ha scelto malino sul mercato, considerando un budget aumentato del 15-20% rispetto all’estate 2015: ora il Consorzio sta rimettendo mano al portafoglio, partendo però da una situazione profondamente diversa nei conti societari rispetto a quella varesina, costretta ad affrontare il debito accumulato dalle precedenti gestioni: nelle Marche il momento critico da affrontare fu 3 anni fa, quando si dovette ripianare un “buco” di circa 700 mila euro.

La scossa che servirebbe per evitare l’ultimo posto non è ancora avvenuta: le prime due partite di Hazell, arrivato fuori forma dopo 5 mesi di inattività, sono state deludenti (61 minuti giocati 1/5 da due e 1/7 da tre), con il tiratore che non ha ancora trovato la chimica giusta con l’altro talento del roster, Marcus Thornton (13 punti di media col 54% da due e il 32% da tre). Sono in crescita, invece, le quotazioni del centro camerunense (classe 1994) Landry Nnoko (9 punti di media e 7 rimbalzi nelle ultime 5 gare), mentre rimane stabile il rendimento assai sostanzioso dell’altro lungo Jarrod Jones (19,1 punti e 10 rimbalzi di media), vero acquisto azzeccato della stagione.

La Consultinvest ha davanti a sè un calendario non facile: dopo Varese riceverà in casa Reggio, Cremona, Caserta e Milano, mentre dovrà andare a Trento, Brindisi, Pistoia e Capo d’Orlando. Iniziare la corsa sistemando il doppio confronto con Cavaliero e compagni sembra d’obbligo. Attenta Openjobmetis.