Le donne che durante la gestazione seguono una dieta integrata con acidi grassi omega3 (si trovano soprattutto in pesci e crostacei) hanno maggiori probabilità di dare alla luce figli più resistenti nella prima infanzia a disturbi come raffreddore, tosse, catarro e dispnea.
A testimoniarlo uno studio pubblicato su Pediatrics dai ricercatori della Emory University di Atlanta (Georgia, Usa). I ricercatori hanno monitorato circa 1.100 donne divise in due gruppi a cui sono stati somministrati, per 18-22 settimane durante la gravidanza, 400 mg di acido docosaesaenoico (DHA, della famiglia degli omega3) oppure un placebo.
Novecento neonati sono poi stati seguiti fino ai sei mesi di età per rilevarne lo stato di salute a uno, tre e sei mesi di età: ed è emerso che i bambini nati da madri che avevano seguito la dieta integrata con omega3, rispetto ai piccoli di madri che avevano ricevuto il placebo, avevano a un mese di età una ridotta insorgenza di sintomi del raffreddore del 25% e minore durata di tosse, catarro e dispnea.
A tre mesi, se ammalati, guarivano prima, e a sei mesi avevano febbri per meno giorni e inferiori secrezioni nasali, difficoltà respiratorie ed eruzioni cutanee. Non solo: i piccoli nati dalle donne che avevano assunto omega3 pesavano alla nascita in media 100 grammi di più e a 18 mesi di età erano più alti di 3-4 centimetri.
u.montin
© riproduzione riservata