«Domenica 21 maggio i commercianti di via Rossini organizzano la “festa del deserto”. Giro turistico del triangolo Rossini-Giovine Italia-Donizetti su cammelli fatti arrivare apposta dalla Tunisia».
Ovviamente si tratta di un messaggio ironico, domenica 21 maggio non esiste, così come non è stata programmata alcuna festa del deserto. L’ideatore del volantino è , titolare del negozio New Digital Photo Center di via Rossini.
Dopo l’elogio funebre divulgato tra i “colleghi” del comparto, il commerciante continua a manifestare la propria contrarietà all’entrata in vigore dell’ordinanza che ha istituito la pedonalizzazione totale di piazza Giovine Italia e delle vie Rossini e Donizetti.
Dal La casa della pantofola, allo ZooPark, passando dal panificio di Colombo e Marzoli la situazione preoccupa tutti. Lo storico negozio del La Casa delle pantofola, presente da 40 anni in via Rossini, sta già cercando una nuova collocazione per non soccombere.
Lo ZooPark ha avuto un calo di fatturato in questi ultimi due giorni del 300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La Colombo e Marzoli, per la prima volta dopo 25 anni di attività nel comparto e quattro generazioni di panettieri, due giorni fa non ha venduto il latte che normalmente registrava il tutto esaurito. «L’apocalisse che era stata annunciata si sta verificando», commentano amaramente.
«Sono 13 anni che ho il mio negozio e non ho intenzione di buttare all’aria un’attività che ha sempre funzionato, a costo di farmi inimicizie – spiega Alessio, titolare dello ZooPark – Mi hanno chiamato alcuni miei clienti ieri dicendomi che non riuscivano a passare dal negozio perché da più di venti minuti erano in giro a cercare parcheggi. Nessuno è contro l’evoluzione, ma prima di chiudere il comparto dovevano quantomeno realizzare dei nuovi parcheggi».
Ma se bene o male, con l’arrivo della bella stagione la gente è invogliata a farsi due passi, quello che preoccupa è ciò che la zona potrebbe diventare con l’inizio delle piogge e del freddo.
«Il rischio è che qui diventi o un far west, oppure un zona desolata – commentano dalla Colombo e Marzoli – Non è certo così che incentivano il commercio locale. Inoltre, stiamo chiedendo al Comune di venirci incontro con il carico e scarico: la nostra è un’attività che si basa su un prodotto che non può avere orari fissi di consegna, come facciamo?».
La proposta, che vede 25 commercianti su 28 del comparto d’accordo, è quella di rivedere il progetto di pedonalizzazione.
E a dirlo sono anche i titolari del ristorante La Bella Napoli che, vista l’attività ristorativa, dovrebbero beneficiare dell’entrata in vigore della nostra ordinanza.
«Sarebbe più logico – spiegano e – istituire la pedonalizzazione dalle 18 in poi e la domenica tutta la giornata, ma solo nei mesi estivi. In questo modo si permette ai commercianti di lavorare e, quando inizia la brutta stagione, alle famiglie di poter scaricare bimbi piccoli e anziani vicini al negozio o al ristorante dove si intende andare. Noi, con la chiusura sperimentale del comparto nel week end, siamo passati dal fare 80 pizze d’asporto la domenica sera a poco più di una decina».
© riproduzione riservata