Piazza Repubblica: conto alla rovescia per i gradoni

Già la prossima settimana, il Comune sarà sul posto per recuperare quanto non soggetto a demolizione

– I gradoni di piazza Repubblica hanno i giorni contati. Già la prossima settimana, il Comune andrà sul posto per recuperare tutto quanto può servire e sottrarlo alla demolizione. Stiamo parlando di lampioni, un gelsomino e il pergolato metallico: elementi d’arredo che, se in buono stato, potranno essere usati in altre zone della città.

Contestualmente, verranno messe le transenne per delimitare l’area di cantiere. Poi, tra la seconda e la terza settimana di settembre, l’impresa inizierà ad eliminare i gradoni.
Lo scopo dell’intervento è togliere i nascondigli e realizzare una grande piazza aperta, che scacci il bivacco.

L’intervento avrebbe dovuto essere realizzato nei primi mesi dell’estate, ma è stato posticipato a settembre. In questi mesi, però, il bivacco è terribilmente aumentato specialmente dopo le 20. Risse, spintoni, vomitate, bottiglie rotte sono all’ordine del giorno. La speranza è che l’inizio dei lavori per la demolizione dei gradoni apra la strada alla riqualificazione della zona, magari attivando lo stesso circolo virtuoso che c’è stato tra le vie Donizetti e Rossini che sono diventate zone di passaggio pedonale (quasi) come corso Matteotti. Ci sono novità anche per quanto

riguarda l’immobile della ex caserma. Tra domani e giovedì sono previsti due ulteriori carotaggi per capire la natura delle voragini che si sono aperte sotto l’edificio. La perizia è stata richiesta dal parcheggio delle Corti (che è in causa con il Comune) ed è finalizzata a raccogliere ulteriori elementi sulle cavità sotterranee. Nello specifico: obiettivo di queste indagini sarà capire come l’acqua ha lavorato nel sottosuolo. Vedere se le cavità sotterranee sono collegate tra loro oppure no potrebbe svelare particolari sulla natura dell’erosione del suolo e sulla provenienza dell’acqua.

La seconda indagine riguarda la fognatura. I tubi verranno messi in pressione per vedere come rispondono al passaggio dell’acqua. A queste prove tecniche presenzieranno il Ctu e i Cpu del Comune e del parcheggio.
Ottenuti tutti i dati, il Comune potrà procedere nella messa in sicurezza dell’edificio. Negli ultimi mesi, infatti, i lavori per la realizzazione della sottomuratura sono stati sospesi perché avrebbero inquinato le prove.
Resta anche da mettere in sicurezza il tetto della ex caserma (quello che insiste sulla parete che si affaccia su via Spinelli) cosa che verrà fatta non appena sarà pronta l’opera di sotto muratura.
L’iter, quindi, va avanti. E cresce l’attesa di vedere i progetti finalisti del concorso internazionale, quelli che finalmente cambieranno il volto di quel comparto, che oggi è terra di degrado.