Gli servivano i soldi per comprare la droga e gli chiedeva alla moglie. Con le buone e soprattutto con le cattive.
L’ultima richiesta di denaro è costata alla donna una corsa in ospedale e dieci giorni di prognosi.
Ma gli agenti di polizia del commissariato di Busto Arsizio hanno messo fine al suo incubo continuo dopo il pomeriggio di follia andato in scena martedì intorno alle 15.
I poliziotti, arrivati sul posto, hanno trovato il marito, un italiano di mezza età evidentemente ubriaco, fuori dall’appartamento di un vicino di casa dove la moglie aveva trovato rifugio per sottrarsi alla sua aggressione. Gli agenti, che nel corso della mattinata avevano già effettuato un intervento per una lite tra i due, hanno cercato di calmare l’uomo che, al contrario, si è scatenato colpendo con pugni e calci la porta dietro la quale c’era la moglie terrorizzata, spintonando i poliziotti che cercavano di trattenerlo e che alla fine lo hanno ammanettato. Una volta al sicuro, la donna, dopo essere uscita dal suo temporaneo rifugio, è stata sottoposta alle cure del pronto soccorso: i medici le hanno curato le lesioni causatele dal marito prima dell’intervento dei poliziotti giudicandole guaribili in dieci giorni.
In Commissariato la vittima ha fornito una dettagliata denuncia, descrivendo un clima coniugale reso difficile dalle frequenti aggressioni e minacce, dovute soprattutto alle richieste di denaro da parte dell’uomo che, a stando ai primi riscontri investigativi, avrebbe una dipendenza dalla cocaina.
Quello di Busto Arsizio è solo l’ultimo episodio, in ordine di tempo, di violenza tra le mura domestiche contro le donne.
Il marito, d’intesa con il pubblico ministero di Busto, , è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e inoltre denunciato per maltrattamenti in famiglia e lesioni.
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