GALLARATE Una tranquilla serata tra amici che si conclude con una violenta lite tra fidanzati e con una ragazza priva di sensi.
I fatti risalgono al 3 giugno del 2005 e sono stati ricostruiti ieri, nel tribunale di Gallarate, da uno dei carabinieri che fu chiamato per recarsi sul posto. «Quando quella sera siamo arrivati a Cavaria abbiamo trovato due uomini che trasportavano una donna priva di sensi».
La donna, una cittadina dell’Ecuador di 35 anni, regolarmente residente a Gallarate, aveva appena avuto una violenta lite con il fidanzato. I due si trovavano in macchina insieme ad un’altra coppia di amici. I quattro, tutti di nazionalità ecuadoriana, stavano tornando a casa dopo aver trascorso la serata assieme in un bar. Probabilmente, però, avevano alzato un po’ troppo il gomito e l’ebrezza aveva portato una delle coppie al litigio.
La donna aveva paura di essere stata tradita e l’aveva detto, chiaramente, al compagno. Interrogata dai carabinieri, ha ammesso di aver tirato uno schiaffo al fidanzato. Il connazionale, di 10 anni più giovane di lei, anch’esso residente nella zona di Gallarate, ha risposto allo schiaffo colpendola con violenza. Almeno un pugno, forse di più. E la donna è svenuta.
«Quando siamo arrivati a Cavaria la situazione era delicata – spiega il carabiniere della stazione di Cassano Magnago sentito ieri in aula – Ci siamo accorti che erano tutti ubriachi e abbiamo chiamato rinforzi».
Sul posto si sono arrivate una pattuglia del gruppo radiomobile di Gallarate e una della stazione di Castellanza. La donna, priva di sensi, è stata subito portata in pronto soccorso: per lei 25 i giorni di prognosi accertati dai medici dell’ospedale.
Il compagno che quella sera picchiò la sua ragazza, probabilmente alterato dall’alcol, è attualmente irreperibile. Già noto alle forze dell’ordine, deve ora difendersi dall’accusa di lesioni.
L’avvocato Lucia Colombo, suo difensore d’ufficio, ha però spiegato che la ragazza disse chiaramente di non voler sporgere denuncia. Cosa che, effettivamente, non fece.
«Sono stata io ad iniziare» avrebbe confessato ai carabinieri che la sentirono quella notte. Come se quello schiaffo giustificasse la reazione spropositata del compagno.
Il giudice Andrea Turconi ha rinviato il processo alla prossima udienza che si terrà il 6 marzo 2012. Un martedì.
e.besoli
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