MILANO Un altro indagato in Regione: si tratta dell’ex assessore Massimo Buscemi. Che si dice sereno: mai ricevuto un avviso di garanzia.
I finanzieri che hanno perquisito stamani l’ufficio legale del Consiglio regionale della Lombardia avrebbero sequestrato i rendiconti completi delle spese sostenute dai gruppi di Pdl e Lega Nord dal 2008 al 2012: lo si è appreso da fonti della Regione al termine della perquisizione. Sempre secondo le stesse fonti, l’indagine che ha portato la Gdf al Pirellone riguarderebbe in particolare le spese sostenute dai consiglieri Davide Boni (Lega), Franco Nicoli Cristiani e Massimo Buscemi (Pdl).
Con l’indagine per peculato e truffa aggravata a carico del consigliere del Pdl ed ex assessore Massimo Buscemi, salgono a 14 i politici – fra giunta e consiglio – indagati in Regione Lombardia dall’inizio della legislatura nel 2010. Davide Boni e Franco Nicoli Cristiani, indagati insieme a Buscemi, erano già sotto inchiesta. L’elenco degli indagati al Pirellone era salito a 13 solo stamani con l’arresto dell’assessore alla Casa Domenico Zambetti.
«Io non so nulla, nessuno mi ha chiamato, sono in Regione. La Guardia di Finanza è passata all’ Ufficio di Presidenza e al gruppo ma nessuno mi ha fatto visita. Non ho ricevuto avvisi di garanzia o telefonate». Lo ha detto all’Ansa Massimo Buscemi. L’ex assessore, ora consigliere del Pdl, genero di Pierangelo Daccò, ha detto di aspettare «anche con una certa curiosità di avere informazioni per difendermi da accuse che non so».
m.lualdi
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