Affidamento all’esterno della piscina Manara, slitta l’approvazione del piano in giunta. Comune e Agesp in disaccordo sulle cifre da chiedere come canone di concessione.
Mentre l’esecutivo ha approvato in modo compatto sia la nuova convenzione con la Provincia, che comprende anche la controversa questione del palaghiaccio su cui anche la Lega Nord si è allineata, sia il nuovo orientamento sulla tassa dei rifiuti (verrà mantenuta la Tarsu invece della Tares), il punto dedicato al definitivo via libera al bando di gara per la gestione della piscina Manara è stato rimandato a lunedì.
Il progetto per l’affidamento all’esterno dell’impianto sportivo di proprietà di Agesp Servizi verrà comunque inserito nell’ordine del giorno della commissione sport convocata per martedì e in quello del consiglio comunale di venerdì 25 ottobre, ma la giunta ha deciso di chiedere all’assessore allo sport Ivo Azzimonti un approfondimento supplementare per venire a capo delle divergenze
tra Comune e Agesp sull’argomento. In particolare è l’ammontare del canone di concessione annuale da chiedere al futuro gestore (che potrà essere la Federnuoto, con cui sono in corso contatti da tempo, oppure un privato) che trova resistenze da parte dell’ex municipalizzata, che sull’impianto natatorio continua a pagare le rate del mutuo e gli ammortamenti.
Da un lato c’è Agesp Servizi che propone un canone da circa 650mila euro, comprensivo degli oneri di manutenzione a carico della società stessa, per andare “in pari” con i costi finanziari da sostenere, dall’altro c’è il piano del Comune che prevede l’esternalizzazione completa per una cifra attorno ai 300-350mila euro, in modo da incentivare potenziali gestori, visto che l’oneroso impianto è da sempre in perdita.
Busto Arsizio
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