«Pissardo è già pronto per il salto»

Oscar Verderame, il preparatore dei portieri biancorosso, parla della giovane sorpresa tra i pali del Varese

Una delle grandi sorprese di questa prima parte di stagione del Varese è Marco Pissardo, portiere classe 1998 che si è imposto fin dall’inizio del campionato nel ruolo di titolare. In un campionato in cui i giovani sono spesso delle scommesse, Pissardo è una solida realtà, un 18enne di grande personalità, un giocatore da Varese. 16 presenze, 9 gol subiti e tante parate decisive, alcune di queste ci hanno fatto saltare sul seggiolino del Franco Ossola. Per scoprire più da vicino questo talento abbiamo intervistato Oscar Verderame, ex estremo difensore biancorosso ed ora preparatore dei portieri.

Quando è arrivato non lo conoscevo, ma si è dato da fare per conquistarsi il posto. Mi ha dato retta fin dall’inizio ed ha ripagato sul campo il lavoro che facciamo da mesi. Mi aspettavo un portiere all’altezza della situazione, e lui ha dimostrato fin da subito di essere un ottimo portiere di categoria. Quello che mi piace molto di Marco, e anche degli altri ragazzi con cui lavoro, è che si sono calati immediatamente nella mentalità della categoria. Non danno a vedere che sono dei giovani e credo siano già più pronti di altri. Io di mio sono pignolo nel lavoro sul campo, a loro sto abbastanza addosso, ci tengo che non siano in campo solo in quanto giovani.

Più che qualche singola parata, voglio sottolineare la costanza nel rendimento di Marco. Parlo di Pissardo perché è quello che sta giocando di più. Nelle prestazioni è sempre stato continuo, e non è facile perché il giovane in generale alterna spesso alti e bassi, alcune partite da 8 ed altre da 5. Per questo mi piace rendere merito al rendimento sempre ad alto livello di Pissardo.

Credo che di questo dato non vada dato atto solo al portiere, ma anche e soprattutto a tutta la squadra che lo supporta. Lui sta facendo bene la sua parte, il suo undicesimo del totale, perché il merito va ripartito tra tutti. Poi, ripeto, quando una difesa funziona, il portiere deve essere bravo a farsi trovare pronto e lui lo sta facendo. Mi spiego: l’affidabilità di un portiere non si valuta sul totale della parate che fa, ma sul fatto di farsi trovare pronto soprattutto se in una partita i pericoli sono pochi.

In queste circostanze cerco di mollare un attimo la presa e lasciar loro i giusti spazi. Sono maturi e consapevoli che quando torneranno qui si farà sul serio e sarà importante calarsi subito nella mentalità giusta, perché nel girone di ritorno sarà tutt’altro campionato.

Il suo contributo è essenziale per me, i più giovani fanno spesso riferimento a lui, perché conosce benissimo la mia mentalità. Nonostante sia un giocatore, è come se fosse il mio secondo. La sua presenza è impagabile e so quale è il suo sacrificio, però è un ragazzo che si mette a disposizione del Varese e merita grande considerazione.