VARESE È arrivata la prima ordinanza sulla tecno-sigaretta, la nuova sigaretta elettronica il cui uso è sempre più diffuso. Ma a Varese non è necessaria, perché sono i locali stessi ad auto regolamentarsi. Il sindaco di Lomazzo (un Comune in provincia di Como) ha infatti deciso di emanare un’ordinanza che vieta l’utilizzo della tecno sigaretta nei luoghi pubblici a causa dei dubbi effetti che i vapori possono avere sulla salute. Ma il sindaco di Varese, Attilio Fontana, non intende seguire le orme del “collega”.«Ci sono organi predisposti per indagare e verificare gli effetti dannosi o meno di queste sigarette elettroniche – spiega Fontana – Non sta a me vietarne l’utilizzo nei luoghi pubblici. Il rischio è anche che qualcuno possa fare causa e chiedere il risarcimento danni. Quindi, non intendo emanare alcuna ordinanza per vietarne
l’uso nei locali pubblici». E in effetti, non è necessario che il divieto di fumare elettronico arrivi dalle stanze di Palazzo Estense perché i gestori dei locali tendono a auto regolamentarsi.Al momento, l’utilizzo delle sigarette elettroniche è infatti vietato all’interno delle sale cinematografiche: il vapore prodotto dalla sigaretta disturba la visione dei film proiettati.Per quanto riguarda i pubblici esercizi, solo un locale per ora a Varese ne vieta l’utilizzo nel suo interno. Si tratta del ristorante-pizzeria La Motta. «Abbiamo un cartello affisso che indica il divieto di fumare all’interno anche le sigarette elettroniche – spiega il proprietario, Enrico Crugnola – Questo perché qualche cliente, anche se si tratta di vapore e non di fumo, potrebbe essere infastidito. Così, per evitare situazioni spiacevoli abbiamo tagliato la testa al toro decidendo di imporre il divieto per tutti».
s.bartolini
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