– Il periodo dell’Avvento, in preparazione del Natale, è da sempre legato anche alla visita dei sacerdoti nelle case di coloro che risiedono nella parrocchia, per la benedizione natalizia delle famiglie. Un momento unico di incontro e confronto, anche se solo per pochi minuti, tra i responsabili della comunità cristiana locale e i fedeli, che però, negli ultimi anni, con la nascita delle comunità pastorali e l’accorpamento delle parrocchie, a causa della penuria di sacerdoti, si è purtroppo diradato.
Le comunità pastorali del decanato di Besozzo, come Gavirate e la stessa Besozzo, già da qualche anno hanno optato per la rotazione annuale delle parrocchie da visitare, destinando alle famiglie che non riceveranno la benedizione a domicilio dei momenti di preghiera comunitari. Quest’anno a Gavirate ad essere visitate dai sacerdoti della comunità sono le parrocchie delle frazioni di Oltrona, Groppello e Voltorre, oltre che quella di Comerio. Il parroco don ha scritto una lettera ai parrocchiani gaviratesi sulla scelta di visitare solo le parrocchie periferiche. «Da alcuni anni, con la costituzione della comunità pastorale, noi preti non riusciamo più a fare visita a tutte le famiglie – scrive il prevosto gaviratese – perciò alterniamo la visita alle case un anno a Gavirate e un anno alle altre parrocchie». Per le famiglie residenti a Gavirate sono stati pensati tre momenti comunitari, l’ultimo dei quali sarà oggi pomeriggio alle 18.30 nell’area pattinaggio al centro commerciale Campo dei Fiori. I sacerdoti gaviratesi sono però disponibili al mattino per benedire i luoghi di lavoro che lo desiderano e che lo richiedono in segreteria: don Maurizio proprio in questi giorni è passato a benedire anche le scuole di tutto il territorio gaviratese.
A Besozzo, ad essere benedette dai sacerdoti quest’anno sono stati le famiglie della parrocchia centrale e quelle di Olginasio, mentre a quelle di Brebbia, Cardana e Bogno è stato consegnato il necessario per provvedere a una benedizione “fai da te”. Scelta diversa per la comunità pastorale di Laveno Mombello, i cui sacerdoti, diacono e suore, riescono a visitare tutte le famiglie delle quattro parrocchie. «È un’opportunità di incontro da valorizzare il più possibile – scrive nella lettera ai fedeli il parroco e decano don – perché non ci sono tante possibilità per incontrarci e perché è un incontro che si realizza in casa, a dimensione “famiglia”. Anche se non possiamo trattenerci per lungo tempo, è una possibilità di incontro, conoscenza e scambio, che aiuta a far crescere il cammino di comunione della comunità».