Busto Arsizio Polenta e bruscitti, il piatto a base di carne per eccellenza della tradizione bustocca, si apre ai vegetariani: si chiama “Polenta e vegitt”, la versione vegana della ricetta brevettata dal supremo Magistero dei Bruscitti. Non godrà del marchio di autenticità ma è sicuramente un omaggio alla Gioeubia e alla tradizione culinaria locale che può essere così gustata anche da chi non è carnivoro.
La creazione è dei cuochi di “Gusto Arsizio” la prima rosticceria vegana della città.
La rivisitazione del piatto è piaciuta ai clienti del locale ed è andata letteralmente a ruba la sera del 31 gennaio, ma ormai fa aparte del menu del locale: come vuole la tradizione il rogo del fantoccio è seguito da un’abbondante cena a base di polenta e bruscitti che il Comune distribuisce gratuitamente in piazza. Anche i ristoranti propongono questa ghiottoneria e la rosticceria vegana non è stata da meno.
«Il metodo di preparazione – rivela Erika Bottarini, autrice del piatto – è lo stesso dei bruscitti solo che al posto degli straccetti di manzo e degli altri tipi di carne ho utilizzato il granulare di soia». L’alimento vegetale molto usuale e pratico per chi desidera un’alternativa alla carne animale, ma privo di colesterolo e magro, viene messo a cuocere lentamente in pentola insieme alle spezie (semi di finocchietto selvatico racchiusi in una garza) per almeno due ore, come si fa per i bruscitti.
Rigoroso, anche in questo caso, l’accostamento con la polenta di mais: «Il piatto è piaciuto molto – conferma Erika – a conferma che i bustocchi, anche quelli vegetariani, sono molto legati alle loro tradizioni».
Valeria Arini
f.artina
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