SARONNO Un giro degli uffici comunali, gli incontri di rito con le forze dell’ordine e i vertici della Saronno Servizi e il passaggio di consegne con il commissario prefettizio Giuliana Longhi: sono stati questi gli impegni del primo giorno da sindaco di Luciano Porro che, grazie alla vittoria al ballottaggio con il 52,39% dei voti, è tornato in comune a dieci mesi dalla sua prima elezione nel giugno scorso. «Scusate il ritardo – ha scherzato al suo arrivo – ci ho messo quasi un anno a tornare, ma adesso sono pronto a mettermi all’opera». Semplice ma efficace, il messaggio che il neosindaco ha voluto portare ai dipendenti comunali salutandoli, uno per uno, in un vero e proprio tour del palazzo comunale:
«Dobbiamo essere tutti dei Gattuso – ha spiegato il nuovo sindaco confermando la sua fede rossonera – anche se adesso è in panchina dobbiamo avere come esempio la sua grinta e la sua determinazione». Porro ritorna per un attimo anche sulla sua vittoria: «E’ stata un’affermazione piena, ottenuta grazie ad una coalizione che ha saputo predisporre un programma che ha conquistato i saronnesi, mentre io come candidato sindaco ho rappresentato un valore aggiunto. Il centrodestra ha delle colpe, ma il merito di questo risultato è soprattutto nostro, visto che siamo capaci di portare un clima nuovo nella politica saronnese. Adesso che siamo alla guida della città lo porteremo questo modo di lavorare, in squadra e con un sorriso, anche in comune».
e.romano
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