Possibile commissione vaticana su complici fondatore Legionari

Città del Vaticano, 24 mar. (TMNews) – Non è esclusa la creazione di una commissione per accertare le complicità di cui godette padre Marcial Maciel (1920-2008), il sacerdote messicano che fondò i Legionari di Cristo pedofilo, tossicomane e padre di alcuni figli illegittimi da diverse donne. Lo assicura alla stampa messicana il cardinale Velasio de Paolis, nominato dal Vaticano delegato pontificio della congregazione religiosa dopo l’emersione dello scandalo.

“Non abbiamo chiuso la questione e il dibattito interno continua”, ha detto il porporato citato da ‘El Mexicano’. De Paolis ha così smentito le voci circa una decisione di non indagare sulle complicità di padre Maciel. “Abbiamo riflettuto molto e continuiamo a dibattere tra di noi. Alcuni pensano che si debbe creare la commissione, altri sottolineano i problemi che ciò comporterebbe. Non siamo giunti a una conclusione, ma ciò non significa affatto che abbiamo rinunciato alla creazione di una commissione”.

E’ di questi giorni, intanto, un appello nel quale un gruppo di cattolici conservatori di lingua inglese esprime “riserve” sulla beatificazione di Giovanni Paolo II in merito anche alla vicenda del fondatore dei Legionari di Cristo. La lettera aperta, pubblicata sul settimanale statunitense ‘The Remnant’, prende di mira vari aspetti del Pontificato di Wojtyla – tra l’altro, gli incontri interreligiosi di Assisi, lo scollamento tra fedeli e gerarchie ecclesiastiche, l’avanzata della secolarizzazione, la frattura con i lefebvriani e i ‘mea

culpa’ – ma critica anche la gestione dello scandalo della pedofilia e il caso di Maciel: “Giovanni Paolo II – si legge nell’appello – si rifiutò di avviare un’inchiesta sui comportamenti di Maciel malgrado le prove crescenti di crimini abominevoli” e “senza dare peso alle antiche e ben note accuse canoniche avanzate contro Maciel da otto seminaristi dei Legionari di cui aveva abusato sessualmente, Giovanni Paolo II lo ricoprì di onori senza dispendio di mezzi in una cerimonia pubblica in Vaticano nel novembre 2004”.

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