Pozzecco sogna la riscossa: «Sempre belli con le big»

Domani l’Openjobmetis va a Reggio Emilia: l’ultima di Daniel? Il coach: «Darei tutto perché la stagione svolti. Possiamo farcela»

«Forse no, forse non ce l’avremmo la forza per imporci a Reggio in questo momento: ma la pallacanestro non è una scienza esatta e io una vittoria, domani, la sogno».
Lucido realismo ma anche fiera convinzione nella propria capacità di tirare fuori risorse fisiche e mentali inaspettate: Gianmarco Pozzecco mixa elementi diametralmente opposti alla vigilia del match della terza di ritorno, quanto mai delicato per la sua Openjobmetis. «Perché, in fin dei conti, il coniglio dal cilindro siamo già stati capaci di estrarlo anche in altre circostanze».

Varese, dunque, sogna. O meglio, desidera ardentemente uscire al più presto dallo stato di crisi aperto dalla sconfitta casalinga contro Pesaro: «E tutto lo staff che mi affianca, insieme a ogni singolo altro componente della società e agli sponsor, sta facendo il massimo perché l’obiettivo possa essere centrato».
Perché il risultato cambi, rispetto all’ultima, negativa prestazione, bisognerebbe forse partire dal cambiare le facce, in campo. «Ma è come domandarsi se sia venuto prima l’uovo o la gallina – filosofeggia il Poz – È evidente che un nostro trionfo ci ridarebbe entusiasmo, ma se l’entusiasmo non ce l’hai già in partenza è dura poi riuscire a vincere per davvero».
E a proposito di facce, domani al PalaBigi (diretta su Rete55 alle 18.15) rivedremo senza ombra di dubbio anche quella di Ed Daniel. «Certo che verrà con noi – afferma Pozzecco – giocherà e io mi auguro che lo farà bene, anche se so che non sarà facile per lui». Il destino del centro statunitense sembra comunque irrimediabilmente segnato: la sua esperienza in biancorosso potrebbe concludersi con un’ultima uscita da protagonista.

«A volte i giocatori in campo possono apparire apatici perché incapaci di avere una reazione anche tecnica a un momento negativo, che può essere dovuto a tante ragioni diverse – analizza il coach – Anche a me capitava a volte di apparire spaesato: dipende poi da quanto questa situazione sia frequente, e dal fatto che sia o meno frutto di disinteresse: non è comunque mai facile valutare».Non cerca colpevoli o capri espiatori l’allenatore biancorosso: «Se dovete

dare colpe a qualcuno, datele a me». E non ha paura di assumersi tutte le responsabilità quando le cose non vanno per il verso giusto: «Perché penso che sia giusto farlo e non credo assolutamente che questo possa condizionare la mia squadra. La società continua a credere in me e questo mi fa enorme piacere. E in più la gente di Varese sa che io darei tutto quello che ho per far sì che le cose cambino».

E nella pallacanestro contemporanea non è affatto escluso che le cose possano cambiare davvero, da una partita all’altra. «I giocatori di oggi sono molto più condizionati da quello che vivono che non da quello che sono – sottolinea Pozzecco – Noi stessi, quest’anno, abbiamo giocato al meglio contro grandi squadre e fatto invece prestazioni misere contro avversari scarsi».
Questione, forse, di testa. E proprio a motivazioni caratteriali sembrerebbe dovuto l’annunciato divorzio fra Varese e il suo pivot. False, o meglio parecchio imprecise, le voci rilanciate ieri dalla stampa emiliana circa mancati versamenti a Daniel degli ultimi stipendi: la paga dell’americano sarebbe stata infatti semplicemente decurtata, a fronte – si dice – di alcune multe subite dal giocatore alla guida dell’auto fornitagli dalla società.
Nella lista dei possibili sostituti, intanto, non semplice da percorrere la pista che potrebbe portare a Johndre Jefferson. Sul pivot americano, impegnato in A2 Gold con Mantova (ma recentemente sospeso dall’attività della prima squadra), avrebbero infatti messo gli occhi società non solo di casa nostra, ma anche estere. Il club virgiliano sembrerebbe innanzitutto intenzionato a verificare i margini di ricucitura del rapporto col giocatore, intorno al quale in estate era stata costruita la squadra, per poi eventualmente prendere in considerazione le proposte dei possibili acquirenti italiani e stranieri.