SOMMA LOMBARDO Borse di studio dell’Istituto Nazionale di fisica nucleare di Pavia e stage presso il Centro di ricerca di Ispra. Al Castello di Somma Lombardo, stamattina c’era il gotha della ricerca scientifica italiana. L’occasione: la cerimonia di premiazione dei vincitori del premio per la fisica “Valerio Filippini”.Chiamati a parlare, prima della consegna degli attestati, alcuni dei più importanti esponenti del mondo scientifico italiano. Giovanni Fabrizio Bignami, presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica italiano. Valerio Vercesi, direttore dell’Istituto Nazionale di fisica nucleare di Pavia e Francesco Basile, coordinatore dell’Unità nucleare del Ccr di Ispra. E poi loro, quelli che si spera saranno il gotha della ricerca di domani: i giovani studenti premiati.Al primo posto Vittorio Erba, dell’Isis Edith Stein di Gavirate. Sul podio, assieme a lui, Stefano Torniamenti, del Ferraris di Varese e Riccardo Codega, studente del Castelli di Saronno. Premiate a Somma anche le scuole che più si sono distinte. A primeggiare è stato l’Isis Leonardo da Vinci di Gallarate. Al secondo posto il liceo scientifico Grassi di Saronno. Terzo il liceo scientifico Ferraris di Varese.A premiare i ragazzi è stato l’assessore Provinciale Giuseppe de Bernardi Martignoni.
«Sapete a che posto è, nella classifica mondiale, la Nazionale Italiana di calcio? – chiede ai ragazzi Giovanni Fabrizio Bignami -. Al dodicesimo. Quella di Astrofisica è al quarto posto assoluto. Un primato conquistato grazie a una miriade di pubblicazioni scientifiche e citazioni». Secondo Bignami c’è ancora tanto da scoprire. «L’universo è immenso, e ancora per la stragrande maggioranza sconosciuto. Preferite pensare di essere soli o credete che ci sia altro, là fuori? – chiede l’astrofisico -. La maggior parte di noi preferisce questa seconda opzione». L’ingegnere Francesco Basile, presidente del Centro di ricerca di Ispra, parla invece di grandi prospettive di lavoro nel campo delle rinnovabili. «Probabilmente il professore di Einstein non è mai stato premiato – ha detto Gaetano Galeone, presidente della Fondazione Visconti di San Vito -. E’ invece giusto riconoscere chi dà valore ai giovani e li aiuta a scoprire la propria strada». Queste le parole che hanno accompagnato la premiazione di Marta Bogni, la professoressa che ha scoperto la “mente finissima” che ha vinto il premio Valerio Filippini. Conclusa la premiazione i ragazzi si alzano e se ne vanno. Verso nuove importanti scoperte.
Tiziano Scolari
e.romano
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