Premio Chiara, a Villa Recalcati tutto esaurito per D’Avenia

Varese– «Fa un certo effetto vedere ragazzi che la mattina non vedono l’ora di andarsene da un professore che parla di libri che sono qui la sera seduti per terra a sentire un professore che parla di libri».

Alessandro D’Avenia cattura una platea da tutto esaurito in ben due sale a Villa Recalcati, ospite giovedì sera al Premio Chiara. E a un pubblico che con lui riflette sui sogni, sulla crescita, sul dolore, sull’amore, racconta la sua nascita come scrittore e quella dei due suoi bestsellers, “Bianca come il latte rossa come il sangue” e “Cose che nessuno sa”. E lo fa con una magia che sembra essa stessa un altro romanzo.

Tantissimi gli adolescenti, ma anche gli adulti. Lui, D’Avenia, presentato dalla giornalista collaboratrice della Provincia di Varese Sara Magnoli, ha un modo di parlare che è una bellezza ascoltarlo. Che sa alternare momenti seri ad aneddoti che fanno sorridere. Ricorda don Pino Puglisi, la sua famiglia, i suoi genitori. E parla dell’importanza di fare scelte. Cita la Divina Commedia fino a farti dire come è bello sentirsela spiegare così. E anticipa il film

che il varesino Giovanni Campiotti ha tratto dal suo “Bianca come il latte rossa come il sangue”, previsto nelle sale all’inizio del prossimo anno. Con il professore “Sognatore” interpretato da Luca Argentero. Che con lui, una mattina, si è presentato nella scuola dove D’Avenia insegna. «E non vi dico! Non tanto le ragazze, che se ne stavano un po’ intidimidite, chiedevano un autografo… Ma le colleghe!». E la scuola ti strappa una risata.

 

p.rossetti

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