GALLARATE Lo cercavano dallo scorso febbraio quando a Vergiate mise a segno l’ultima di una serie di tre rapine ad altrettante gioiellerie (le altre avvennero a Gallarate e a Cardano al Campo) che avevano terrorizzato il Basso Varesotto.
Mirko Garlaschè, 24 anni, di Vigevano (Pavia), è stato arrestato ieri dai carabinieri della compagnia di Gallarate, che hanno operato con i militari del reparto territoriale di Aversa (Caserta). Viaggiava a bordo di una Mercedes Classe A bloccata all’uscita del casello di Santa Maria Capua Vetere dell’autostrada A1, nel casertano. Era latitante; su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Busto Arsizio in merito appunto ai tre colpi eseguiti tra dicembre e febbraio per rapina aggravata e porto e detenzione di armi e munizioni,: il 17 dicembre 2009 a Cardano al Campo, alla gioielleria Brombana, il 13 gennaio a Gallarate alla Preziosi Porrini, e infine il 19 febbraio a Vergiate, alla Perino Gioielli. Secondo quanto accertato, il bottino si aggirerebbe intorno ai 250mila euro: una cifra davvero impressionante.
Secondo i carabinieri, si apprestava a compiere un’altra rapina, con l’aiuto di alcuni complici, uno dei quali affiliato al clan camorristico dei casalesi. Sulla macchina sono stati trovati una pistola, due manette e due sacchetti di stoffa. Nella vettura, insieme con Garlaschè, c’erano due giovani, Fabio Sociale, di 23 anni e Alessandro
Abamundo, di 31 anni, entrambi di Aversa. I tre sono stati arrestati insieme con il fratello di Sociale, Alfredo, di 27 anni. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione di Sociale, infatti, i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 7,65, risultata rapinata il 17 febbraio scorso ad un gioielliere di Cerignola (Foggia).
Secondo il comandante del reparto territoriale dei carabinieri di Aversa Francesco Marra, i tre si preparavano a rapinare una gioielleria con un modus operandi utilizzato in precedenti rapine da Garlaschè, che bloccato il gioielliere sotto la minaccia della pistola, gli applicava le manette per avere campo libero e razziare i preziosi.
f.tonghini
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