Ieri il Varese ha iniziato il ritiro in Valle d’Aosta. C’è da preparare una stagione tosta ma stimolante. Con una duplice battaglia da vincere: quella del campo (salvezza) e quella dei conti (risanamento economico).
Per parlare delle strategie biancorosse – in chiave mercato, ma non solo – abbiamo coinvolto tre profondi conoscitori della serie B: Alfredo Pedullà, guru del calciomercato su Sportitalia, Nicolò Schira, vicedirettore di TuttoB.com, e Vito Romaniello, direttore dell’agenzia Cnr Media.
«È positivo che la tifoseria si stia dimostrando vicina alla squadra e alla società – premette Pedullà – ma i segnali forti ora deve darli la proprietà: l’impagabile generosità dei tifosi non può essere la chiave per risolvere i problemi. La chiave è una programmazione societaria saggia, lineare e trasparente, che non comporti altri salvataggi in extremis».
Riguardo agli interventi più urgenti da fare sul mercato, Pedullà non ha alcun dubbio: «La priorità è trovare un bomber in grado di sostituire Pavoletti. Anche chi lotta per la salvezza non può fare a meno di due attaccanti di buon livello, con due riserve all’altezza. Perciò gli sforzi devono andare in quella direzione: ma bisogna muoversi rapidamente, anche perché molte punte di valore si sono già accasate. Se si aspetta troppo, il rischio è che rimangano solo le briciole».
Per Nicolò Schira il nuovo Varese della linea verde può fare bene: «Negli ultimi anni in B abbiamo visto diversi esempi virtuosi di società che hanno fatto del buon calcio valorizzando i giovani e senza spendere grosse cifre – osserva – penso ad esempio al Lanciano o al Carpi. Anche a Varese può ripartire un progetto valido: l’importante è muoversi con competenza e intelligenza, senza legarsi troppo a società o giri di procuratori, altrimenti si fa fatica a pescare a 360 gradi giocatori validi».
Qualcosa si è già mosso (Perucchini, Falcone, De Vito), altre operazioni bollono in pentola: «Ovviamente bisogna rimpiazzare Pavoletti, ma la società interverrà in tutti i reparti – continua Schira – Con il Milan si sta parlando del terzino Tamás, un ’95 che qualcuno ha già definito il “Bale d’Ungheria”. Piace anche Borghese dello Spezia, un difensore da battaglia per una squadra che si deve salvare. Ma questo è un mercato che offre davvero tante occasioni, anche low cost: il Varese dovrà essere bravo a sfruttarle».
Per Vito Romaniello, il Varese si appresta a giocare due campionati: «Quello della squadra, che deve lottare per salvarsi, e quello della società, che si sta impegnando per ritrovare credibilità soprattutto sul territorio. Quest’ultimo obiettivo è prioritario».«Spero che nella prossima stagione il Varese possa fare un po’ come il Crotone – dice – che nello scorso campionato ha sorpreso tutti valorizzando i molti giovani che aveva in organico». Sul mercato: «Trovare un sostituto di Pavoletti è fondamentale, così come un secondo centrale forte da affiancare a Rea. La cosa fondamentale è una difesa che prenda pochi gol: per la salvezza serve un Varese solido».
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